Trianon, De Luca incontra Nino D’Angelo. L’assessore comunale Daniele: Ora al lavoro!

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ricevuto a Palazzo Santa Lucia Nino D’Angelo.

Nel corso del cordiale incontro si è definito un piano di lavoro per far riaprire il Teatro Trianon di Napoli che era diventato – con la direzione di Nino D’Angelo – un importante punto di riferimento artistico e culturale per Forcella e l’intera città di Napoli. Nei prossimi giorni una task force di tecnici della Regione Campania procederà ad una minuziosa ricognizione della situazione strutturale, impiantistica e logistica del Trianon. Si procederà poi, avendo acquisito il programma degli  interventi da realizzare, alla progettazione ed all’avvio delle gare per i necessari lavori d’agibilità. Nel contempo particolare attenzione sarà dedicata alla situazione dei dipendenti ed a quella debitoria per ripristinare le migliori condizioni gestionali.

“Saluto con estremo favore l’incontro avvenuto oggi tra il Presidente De Luca e Nino D’Angelo in merito al futuro del Teatro Trianon Viviani – Fa sapere in una nota alla stampa l’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele –. Il fatto che il primo intervento in ambito culturale del nuovo governo regionale sia diretto proprio a quello che reputo il simbolo della rinascita culturale e sociale di Napoli, il Teatro Trianon, mi rende particolarmente orgoglioso e soddisfatto di far parte di questa squadra e di aver sempre puntato sulla salvezza del Trianon e dei suoi lavoratori. Far ripartire il Trianon significa ridare speranza non solo ad un teatro, ma ad un intero quartiere e da il senso e la misura di quello che il nuovo governo regionale vuole fare rispetto alle politiche culturali della Campania.Da parte mia dichiaro tutta la volontà a collaborare affinché la situazione del Teatro venga risolta quanto prima, a partire dai problemi che hanno portato alla sua inagibilità e che, inevitabilmente, si sono ripercossi sulla vita dei dipendenti che hanno pagato e stanno pagando in prima persona la situazione in cui il Teatro verte ormai da anni – esattamente gli anni della giunta Caldoro – e che, da soli, con la loro professionalità e il loro attaccamento al teatro hanno mantenuto aperto un luogo ormai svuotato del suo iniziale significato culturale. Monitoreremo affinché al più presto si realizzi quanto prospettato”.

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