L’EDITOREEL: Genitori, causa della dipendenza dai social

Quella contro gli smartphone è una battaglia che Valditara porta avanti dall’inizio del suo mandato, ma è una causa persa se poi a casa non si mantiene la stessa disciplina.

Avete letto dell’indagine da cui emerge che oltre 1 milione di under 35 è a rischio dipendenza da Social?

Non si tratta di social media manager o di content creator di professione, anche se oggi pensano tutti di esserlo. 

E prima che partano i commenti, lo metto subito in chiaro: tutti i giornalisti oggi sono anche social media manager, indipendentemente dal numero di followers, in quanto sono i mezzi preferiti dalla maggior parte delle persone per informarsi. Motivo per cui gira tanta disinformazione. Ma di questo si è parlato già ampiamente. E poi creo contenuti da oltre 20 anni, anche se un tempo lo facevo solo per tv e radio. E comunque quando una cosa si fa per lavoro è difficile che crei dipendenza, anche se la si ama. 

Dunque, riguardo ai giovani che invece vanno in astinenza la questione è davvero grave. 

Per questo il Ministero dell’Istruzione e del Merito sconsiglia (attenzione non vieta, quindi non obbliga) ma sconsiglia l’utilizzo dello smartphone nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. E ritiene sia opportuno un uso solo didattico, se necessario, del tablet.

Quella contro gli smartphone è una battaglia che Valditara porta avanti dall’inizio del suo mandato, ma è una causa persa se poi a casa non si mantiene la stessa disciplina. 

Purtroppo i genitori trovano più facile tenere tranquilli i bambini e gli adolescenti con questo mezzo. Lo vediamo anche al ristorante, no?

E dire che a me bastava un’occhiataccia dei miei per farmi stare calma, quell’espressione che ti faceva improvvisamente comparire dal nulla la frase “a casa facciamo i conti”! 

E state certi che i conti tornavano sempre…a loro favore!

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