L’EDITOREEL: Perché non tutto ciò che si può contare, conta!

Con questo mantra ho per anni creato e diffuso produzioni video, in tv prima e sul web poi, senza mai far caso alla quantità degli utenti quanto piuttosto alla qualità.

Albert Einstein sosteneva che “Non tutto ciò che si può contare conta, e non tutto che ciò che conta può essere contato”.

Con questo mantra ho per anni creato e diffuso produzioni video, in tv prima e sul web poi, senza mai far caso alla quantità degli utenti quanto piuttosto alla qualità.

Ma visto che, come ho già detto (qui), oggi si viene considerati in base alla quantità di visualizzazioni e followers, ricevo anche io proposte per l’acquisto di pacchetti di finti seguaci sulle varie piattaforme dove trasmetto.

Un investimento che trovo assolutamente inutile dal momento che non vendo nulla e il mio scopo è solo quello di condividere e confrontarmi con persone vere di cui mi piace leggere i commenti, soprattutto se sono spunti di riflessione.

Che siano 100 o mille, fedeli o di passaggio non è importante. Saranno sempre persone, e non numeri, che ho conosciuto e che mi hanno conosciuta, anche se virtualmente.

Certo anche il mio è un lavoro. Questi brevi video richiedono tempo e dedizione, non si fanno esattamente nei 90 secondi che pubblico.

E trovo anche normale che ci siano meno visualizzazioni rispetto a video goliardici o ai tutorial.  Per fortuna il pluralismo dei media ci offre la libertà di scegliere cosa guardare.

Anche se…Mentre in tv sei tu a cercare e a decidere cosa guardare con il telecomando, il web ti “facilità” il compito con proposte molto simili tra loro al punto da farti credere che il mondo sia tutto lì.


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice di questa testata, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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