Le aziende Top 300 in Campania
Presentata a Napoli la classifica “Top 300” stilata da PriceWaterhouseCoopers (Pwc), network internazionale leader per la consulenza aziendale, in collaborazione con Il Mattino, a proposito delle eccellenze campane che si sono distinte al sud come fatturato, dimensioni e crescita.
Dopo i saluti del Rettore Arturo De vivo, del coordinatore di Pwc Sud Italia Elio Casalini, e del presidente dell’ordine Dottori Commercialisti del Tribunale di Napoli Vincenzo Moretta, si entra nel vivo.
Pier Luigi Vitelli, Partener Pwc, coadiuvato da Federica Cordova, hanno introdotto le slide della presentazione, è un’occasione per presentare la fotografia del tessuto imprenditoriale del territorio e le sue dinamiche economiche e sociali.
E’ una fotografia a tinte chiaro-scure, quella commentata dal professore Roberto Vona docente di Economia, management e istituzioni alla Federico II, un quadro di un sistema economico campano competitivo nelle sue aziende principali, ma fragile nella struttura complessiva se solo 13 imprese hanno un fatturato annuale superiore al mezzo miliardo di euro.
Il convegno è continuato con la partecipazione di esponenti illustri dell’imprenditoria del territorio intervistati per l’occasione dai giornalisti del mattino Gianni Molinari, Maria Pirro e Aldo Balestra, nell’ordine Emanuele Grimaldi -ad di Grimaldi Group Spa, la logistica e la specializzazione per vincere sfide globali, gestisce una flotta tra le prime al mondo nel trasporto dei rotabili che fattura più di quanto l’agroalimentare fattura in nove mesi; Maurizio Podini- fondatore e presidente di Lillo Spa. (MD), la grande distribuzione con un fatturato vincente il cui punto di forza è la ottimizzazione di ogni passaggio della distribuzione, e lavorare duro se si vuole ottenere qualcosa; Paolo Scudieri-ad di Adler Group, un escursus aziendale di un uomo curioso, coraggioso che ha fatto della componentistica un cavallo di battaglia vincente, dal poliuretano in giro per il mondo alle aziende nell’hinterland campano per abbattere la concorrenza.
Nella tavola rotonda che ne è seguita si è continuato a chiederci, con un parterre d’eccezione, dei limiti che bloccano ancora l’economia campana, e se ancora essere piccoli, conta qualcosa, Nando Santonastaso, del Mattino ha interrogato i suoi ospiti tra cui Vito Grassi (presidente dell’Unione industriali di Napoli), Domenico Arcuri (amministratore delegato di Invitalia), Emiliano Brancaccio (docente di economia all’Unisannio), Egidio Filetto (partner PwC avvocati e commercialisti) e Marta Testi ( Head of ELITE Italy– London Stock Exchange Group).
Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, intervistato dal direttore del Mattino, Monga per fare insieme la sintesi e raccontare gli scenari suggeriti dalla ricerca all’interno del piano per il Sud che il governo sta mettendo a punto in questi giorni che sarà il “il primo atto della fase due del governo”, ha fatto anche alcune anticipazioni in esclusiva “Non è vero che non ci saranno risorse aggiuntive intanto posso confermare che ci sarà una particolare attenzione per le donne”, il piano sarà “un’opera di reinfrastrutturazione del Mezzogiorno sia materiale che sociale per consentire lo sviluppo delle imprese nel segno della sostenibilità e ci saranno cinque missioni strategiche che andranno incontro a quanto ci viene chiesto dalla Commissione Ue”, ”Più Sud fa bene all’Italia”