L’EDITOREE: Perfect days, un film insegna ad essere felici

Si può esser felici lavorando come addetto alla pulizie dei bagni pubblici? Secondo il protagonista del film Perfect Days, si!

Hirayama, questo è il suo nome, dà il massimo ogni giorno nelle bellissime toilette di Tokyo. Va al lavoro ascoltando musica e si addormenta leggendo libri, ha il pollice verde e la passione per la fotografia. 

Ma trova anche tempo per costruire con le sue mani nuovi attrezzi per pulire meglio, cioè per svolgere al meglio la sua “professione”.

Suona strano vero? Eppure dovrebbe insegnarci tanto.

Soprattutto a non associare la parola “divertimento” a quella di “lavoro” solo quando si tratta di artista, scrittore o reporter sempre impegnati in giro per il mondo. 

In realtà queste sono attività che, proprio perché considerate divertenti e piacevoli, non vengono considerate lavoro e pertanto non meritevoli di retribuzione. Sui social media per esempio sono tutti artisti, tutti scrittori, tutti opinionisti, tutti consulenti, insegnanti ma nessun Hirayama che spieghi sorridente come tenere perfettamente pulito un bagno pubblico senza aspettarsi in cambio il grazie o il rispetto di nessuno.

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