L’EDITOREEL: Quando a scuola il gatto è studioso e non studiato

Oggi vi racconto una storia che io ho trovato irresistibile che arriva da Belfast.

Immaginate una piccola scuola elementare con un nuovo studente che fa capolino ogni giorno in classe per sistemarsi al primo banco e restare lì attento e interessato alle lezioni. 

Fin qui nulla di anomalo se non fosse che l’alunno in questione è un gatto!

Preside, insegnante e scolari non hanno resistito al fascino del pelosissimo  Patches, questo il nome del micio bianco e nero, che ormai considerano uno studente a tutti gli effetti,  anzi “studente ad honorem”, tanto da inserire una sua immagine anche sul sito ufficiale dell’istituto.

La storia ha raggiunto l’Italia grazie ad un post che la padrona ha condiviso in un gruppo Facebook dedicato ai felini e in un periodo in cui abbiamo sentito parlare di azioni terribili contro gli animali, c’era proprio bisogno di storie come queste. 

Una storia che dimostra anche come l’amore per gli animali può trasformare un’aula scolastica in un luogo di apprendimento davvero unico.

Pensateci, in questa scuola viene insegnato sin da piccoli a rispettare e ad amare gli animali, a capirli e a condividere la nostra vita con loro. 

Patches richiama a una riflessione su come trattiamo gli esseri viventi che condividono il nostro mondo. 

L’amore per gli animali, in fondo, è una scelta che può trasformare la nostra visione del mondo e rendere la nostra esistenza più ricca e compassionevole. Basta davvero poco per ottenere in cambio tantissimo, ve lo assicuro!

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