L’EDITOREEL: La mascolinità accorcia la vita

Una ricerca condotta in 62 paesi ha dimostrato che i maschi vivono meno a lungo nei posti dove devono dimostrare la propria mascolinità.

Una ricerca condotta in 62 paesi ha dimostrato che i maschi vivono meno a lungo nei posti dove devono dimostrare la propria mascolinità.

Qui, inoltre, hanno più spesso abitudini dannose e comportamenti rischiosi (fumo, abuso di alcol ecc). 

Le relazioni tra gli stereotipi di genere, i comportamenti e le condizioni di salute degli uomini sono emerse anche quando i risultati venivano ponderati in rapporto agli indicatori di sviluppo e di uguaglianza di genere in ciascuno dei paesi presi in considerazione.

Ma la precarietà della mascolinità è una convinzione ampiamente diffusa in tutto il mondo. La promozione culturale consapevole o inconsapevole dello stereotipo della mascolinità contribuisce inoltre a definire un ambiente ulteriormente penalizzante per le donne. 

Per questo oltre l’85 per cento di tutti gli omicidi sono commessi da uomini.

Educandoli a essere «uomini duri», diamo della virilità una definizione molto ristretta e insegniamo ai bambini maschi ad «avere paura della paura, della debolezza, della vulnerabilità». 

E più questi si sente costretto a essere duro, più la sua autostima sarà fragile: condizione che si riflette in un torto ben più grave alle donne, a loro volta educate a prendersi cura dell’ego fragile degli uomini.

In altre parole la mascolinità accorcia la vita…non solo degli uomini!


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i socialmedia con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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