L’EDITOREEL: Perché la stampa non mostra alcune immagini?

Molti non sanno che giornalisti (veri) e testate regolarmente registrate devono rispettare alcune regole nel fare informazione a tutela della privacy e dell’immagine degli individui.

Girano post come questi, non vi mostro il video perché fa vedere un minore ferito. Ecco, un minore! 

E il motivo per cui non vedete immagini come queste nei tg e sui giornali (quelli veri, regolarmente registrati, non blog e siti online) è perché ci sono delle regole che vanno rispettate nel fare informazione.

Non per nascondere la verità o perché si è di parte.

In particolare, le immagini che riguardano bambini dal 5 ottobre 1990 sono regolamentate (ma sarebbe meglio dire vietate) dalla Carta di Treviso, un protocollo firmato da Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Telefono azzurro con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia.

Quindi, non capisco, cos’è che la Stampa non mostra…non basta vedere già intere città distrutte e sapere del numero di persone che hanno perso la vita? Bisogna vederle? 

In tutti i conflitti le vittime (civili e non) vengono fatte su entrambi i campi di guerra. La questione è palese, non è una gara a chi ne ha di più o di meno per dimostrare imparzialità nell’informazione.  

Gli stessi giornalisti, intendo quelli che praticano, che fanno gli aggiornamenti professionali e conoscono la deontologia, rischiano sul posto e, pensate un po’?, c’è anche chi ha preferito salvare delle vite invece di scattare o girare immagini.

Quelle stesse immagini che poi, al sicuro delle vostre case, condividete senza nemmeno chiedervi come sono state realizzate. 

Però, sapete,  ciò che fa più rabbia è vedere che questi post vengono condivisi sui social proprio da chi si dichiara giornalista solo perché iscritto/iscritta all’ordine per una questione di status.

Status che poi chi, come me, il mestiere lo pratica, sa bene che non esiste più! 


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i socialmedia con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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