L’EDITOREEL: Quando è l’etichetta a decidere per te

Siamo talmente abituati ad “etichettare” le persone per quello che fanno che raramente ci prendiamo il tempo per chiederci chi siano veramente. Etichette che spesso le danneggiano e infrangono i loro veri desideri. A voi non è mai capitato di essere “etichettati”?

Ho letto in giro il post di un professionista che rifletteva su una sua esperienza che sinceramente ha fatto pensare anche me…

Durante un evento gli è stato chiesto di presentarsi rispettando però alcune regole: Ovvero omettere titoli, posizioni lavorative, nazionalità, stato civile e status genitoriale.

Cosa mi ha fatto pensare? La difficoltà che ha provato il protagonista del racconto a spiegare a quel punto chi fosse veramente. Siamo, infatti, talmente abituati ad identificare le persone con quello che fanno e le “etichette” (che spesso non si scelgono ma vengono “appioppate”), che raramente ci prendiamo il tempo per chiederci chi siano veramente.

Etichette che spesso danneggiano la persona e infrangono i loro veri desideri.

A voi non è capitato? A me sì, spessissimo e ancora oggi accade.


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice di questa testata, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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