L’EDITOREEL: Lavoro, è l’età il vero problema

Quando si tratta il tema lavoro, si parla tanto di diversità e inclusione, ma la più grande esclusa in assoluto in Italia è: l’età.

Quando si tratta il tema lavoro, si parla tanto di diversità e inclusione, ma la più grande esclusa in assoluto in Italia è: l’età.

Anche se non viene esplicitamente detto, nella mente dei selezionatori c’è già l’idea chiara di chi si cerca a prescindere dalle esperienze e dai titoli.

Eppure, eliminare le restrizioni legate all’età significherebbe non solo “includere” ma risolvere anche il ritardo che incombe sul nostro Paese nel processo di digitalizzazione.

Sì, perché si allargherebbe anche il pool delle candidature, dal momento che poche nascite equivale anche a meno talenti.

Inoltre, accanendosi sulla ricerca di giovani perché convinti che siano più malleabili alla formazione, ma soprattutto perché costano meno, si rischia di investire in formazione per qualcuno che ha ancora voglia di crescere ed è pronto ad andare via.

Diversa è invece la generazione X, che si è allineata all’avanzamento tecnologico ma che è comunque in grado di operare anche senza.

Che vive l’entusiasmo di avviare qualcosa di nuovo o di diverso da ciò che ha sempre fatto, magari scoprendo un talento o realizzando finalmente un desiderio tenuto soffocato. Che vede la collaborazione, insomma, come un’opportunità e non come un trampolino di lancio.


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice di questa testata giornalistica, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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