UN LIBRO SULLA FOTOGRAFIA NEL CINEMA DI KUBRICK: SE NE PARLA A ROMA

Venerdì 10 febbraio alle ore 19, presso Officine Fotografiche (Roma, zona Ostiense), il giornalista e nostro collaboratore Agostino Maiello intervista la studiosa Caterina Martino, autrice del saggio “Look Over Look – il cuore fotografico del cinema di Stanley Kubrick”, in un incontro speciale per appassionati di cinema o di fotografia.

Stanley Kubrick, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, ha iniziato la sua carriera come fotografo. Il suo legame con il mondo della fotografia si è poi riversato nei suoi film, caratterizzandone aspetti piccoli e grandi.

Il saggio “Look Over Look” (Mimesis, 2021), scritto dalla studiosa Caterina Martino – docente e ricercatrice di storia e teoria della fotografia italiana e internazionale nei suoi rapporti con le altre arti (in particolare cinema) – tratta per l’appunto di questo; e se ne parlerà venerdì 10 febbraio alle 19, presso la sede di Officine Fotografiche (in via Giuseppe Libetta 1, Roma), un’associazione no profit riconosciuta nata per divulgare e sostenere la cultura dell’immagine, da sempre luogo d’incontro e di scambio tra professionisti e appassionati, centro di formazione e laboratorio progettuale aperto alla creatività individuale e di gruppo, nonché spazio per l’organizzazione di mostre ed eventi. L’autrice sarà introdotta e intervistata dal giornalista e storico della fotografia Agostino Maiello, che collabora a questa testata.

UN LIBRO SULLA FOTOGRAFIA NEL CINEMA DI KUBRICK: SE NE PARLA A ROMA“Fotografo” è la professione che Stanley Kubrick indica nel certificato del suo primo matrimonio, nel 1948. Ha solo vent’anni e da tre è già uno dei fotografi di “Look”, una delle più diffuse riviste statunitensi. Quando nel 1950 decide di intraprendere la carriera cinematografica non abbandona l’interesse per la fotografia, la macchina fotografica e la visione, maturata nel mondo del fotogiornalismo negli anni del cosiddetto neorealismo americano. La storia di Kubrick non racconta la trasformazione da fotografo a regista ma la combinazione tra i due ruoli e le due sfere artistiche.

Quindi, Look Over Look non racconta la trasformazione di Kubrick da fotografo a regista, né intende subordinare una fase all’altra: il libro ripercorre la sua carriera foto-cinematografica analizzando i  suoi film alla luce di tendenze, opere e personaggi del mondo della fotografia.
Per la prima volta dunque si guarda alla natura ibrida dei suoi film, indagando la profondità della sua attitudine fotografica, dal contesto della fotografia newyorkese in cui si forma ai modelli fotografici a cui si ispira; dai temi e le questioni teoriche sull’immagine tecnica alla presenza, nei film, di fotografie, macchine fotografiche e fotografi. Un argomento affascinante, ancora in gran parte inesplorato, del quale l’incontro di venerdì 10 offrirà una suggestiva panoramica a tutti gli appassionati di cinema, di fotografia o di entrambe le arti.

 

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