L’EDITOREEL: Titoli genera-click a scapito della serietà d’informazione
Torno a parlare di disinformazione, o meglio, di poca attenzione da parte di alcuni giornalisti nell’esercitare questa professione. Una categoria alla quale un tempo ero fiera di appartenere, ma era un tempo in cui il mestiere si svolgeva per fame (di verità) e non fama!
Torno a parlare di disinformazione, o meglio, di poca attenzione da parte di alcuni giornalisti nell’esercitare questa professione.
L’ultima occasione, ultima solo in ordine di tempo purtroppo, è data da un comunicato stampa della Regione Veneto che annuncia la possibilità per operatori socio sanitari di ripetere l’esame regionale di abilitazione.
Da qui sono partiti titoli come: “La Regione assume infermieri bocciati”.
Infermieri? Ma l’infermiere non è un professionista laureato che deve fare un concorso pubblico per essere assunto?
Cosa c’entra con l’OSS che invece segue un corso di formazione regionale e svolge tutt’altre mansioni in ospedale?
Se ai miei tempi avessi scritto una cavolata del genere non avrei più potuto mettere piede in una redazione.
Invece oggi si guarda solo al calcolo delle visualizzazioni e questi sono errori che fanno discutere e portano click ai siti.
Ma io provengo dalla gavetta, quella vera, fatta in un’epoca in cui c’erano i fax e non le mail da cui si fa un rapido e distratto copia e incolla.
Ho imparato il mestiere dai professionisti battendo i loro pezzi sotto dettatura al telefono e guai a fare errori, ne valeva della loro credibilità.
Insomma, erano altri tempi e sono fiera di averli vissuti, anche se oggi sembra che chiunque può avere qualcosa da insegnarmi facendo di un’erba un fascio.
Ma sapete cosa vi dico? In questi casi non mi dispiacerebbe affatto essere discriminata!
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’ obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.