L’EDITOREEL: I VIP che vantano l’essere condatini

Ex magistrati, politici e artisti, oggi imprenditori agricoli, lamentano difficoltà nel sostenere le proprie aziende. Però io non ho mai sentito parlare di contadini o allevatori benestanti. Si pensi ha chi non ha altre entrate e svolge questa come unica attività.

Lo ricordate Antonio Di Pietro?

L’ex magistrato noto per Mani Pulite che è poi entrato in politica con Italia dei Valori ed è stato ministro dei Lavori pubblici?

Si è ritirato a vita privata nel paese natale Montenero di Bisaccia, in Molise, dove ha rimesso in piedi la piccola azienda agricola di famiglia. 

Non a caso, dunque, è tra i principali sostenitori della protesta degli agricoltori e in un’intervista al settimanale Oggi spiega che l’olio lo fa come si deve, tutto a mano e che quest’anno non ha raccolto neanche un grappolo di uva dalle sue due vigne per via della siccità. Mentre i 12 ettari a seminativo può coltivarli a quello che vuole, ma che poi viene tutto mangiato dai cinghiali.

Insomma, Di Pietro senza la pensione non camperebbe, anzi grazie alla pensione riesce a sostenere i costi dell’azienda.

E’ noto che anche Al Bano è  contro le politiche europee, il cantante che si è definito “contadino dentro” ha più volte affermato che nelle sue vigne e ulivi per 150 ettari, i conti non reggono e che senza la musica sarebbe già fallito. 

Però, io non ho mai sentito parlare di contadini o allevatori benestanti. Il tempo li ha modernizzati e formati certo. Oggi sono dei professionisti ma…l’attività sempre quella resta con i suoi rischi, i suoi costi e le sue fatiche.

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