AL VIA IL PREMIO ANGRISANO
Testimonianze, recitazione e consegna del premio Angrisano in Sala Giunta: la vincitrice dello scorso anno, l’attrice Rossella Celati l’ha ricevuto dalle mani del sub-commissario Giuseppe Amore e del dott. Ermanno Corsi. L’occasione è stata quella della presentazione dei nuovi bandi di concorso del Premio Nazionale Teatrale “Franco Angrisano” – istituzionalizzato dal comune di Sant’Anastasia dal 2002 – indetti dall’ente in collaborazione con la Scuola di Teatro “Gregorio Rocco”, nell’ambito della rassegna Sant’Anastasia Arte e Spettacolo, giunta alla sua XXII edizione.
L’articolazione del premio dedicata alle scolaresche è stata spiegata, in particolare ad una rappresentanza di alunni, dal Direttore Artistico Carmine Giordano, in presenza della Dirigente Scolastica Giovanna Zaccaria e del prof. Franco Martinelli dell’Istituto Elsa Morante, della prof. Adele Di Matteo del IV° I.C. e degli attori Rossella Celati e Antonio Polito.
Il Premio Teatrale “Franco Angrisano” è nato come un riconoscimento al noto grande attore per la dedizione che egli esercitò nei confronti del territorio anastasiano, cui riconosceva genuinità e vocazione d’arte.
Tre i bandi di concorso rivolti agli alunni delle elementari e medie, che prevedono: esprimere un pensiero, originale e significativo, seguendo la traccia “Per me il teatro è…” ; presentare un disegno tematico scenografico; scrivere un testo teatrale a tema libero.
I lavori dovranno essere consegnati presso la segreteria della scuola di appartenenza, che provvederà a recapitarla presso il Teatro Gregorio Rocco (Via P. R. Sorrentino, 22 – 80048 Sant’Anastasia Na) entro il 10 maggio 2014, in busta sigillata, insieme alle generalità di ogni partecipante. La partecipazione è gratuita.
“Noi come Comune cerchiamo di fare quello che possiamo fare – dice il sub commissario Giuseppe Amore – vista la ristrettezza di bilancio. Questo nuovo ciclo di attività teatrale ha veramente una valenza importante. Nel mio piccolo a Castellammare ho fatto un pò di teatro in giovanissima età ed ho fatto parte della compagnia teatrale La Ribalta di Zietta Liù, un grosso personaggio teatrale. Tutti noi abbiamo avuto riscontri positivi, non solo come bagaglio di esperienza: ricordo che in una circostanza particolare, a Napoli, dopo il terremoto dell’80, diverse compagnie ci ritrovammo insieme ed avemmo l’onore di conoscere e dividere lo stesso camerino con gli artisti Troisi, Arena e De Caro. L’augurio è che la Rassegna e il premio Angrisano possano avere sempre più successo e maggiori consensi non solo da parte degli addetti ai lavori. Sappiamo che quando sono in campo personaggi di valore, come il direttore artistico, certamente siamo in mani sicure”.
“Ricevere questo premio è stato un onore. Ho iniziato l’esperienza teatrale con Carmine Giordano e il teatro mi ha cambiato la vita, ho capito che non potevo più smettere di fare teatro e dovevo fare un percorso che mi consentisse di renderlo un lavoro nella vita. Mi sono trasferita a Roma, poi Università ed Accademia di Arte drammatica – racconta Rossella Celati – ed ho provato a fare dei lavori come singolo artista e, laddove il teatro non chiama, insieme ad alcuni colleghi ci siamo detti: perché non ce lo inventiamo? Ed ho fondato due anni fa una compagnia e siamo adesso in scena con un nostro spettacolo tra Campania, Lazio e Sicilia. La vera molla, ci tengo a dirlo, oltre la tecnica e la preparazione, è l’amore per il lavoro e la consapevolezza che non ne puoi fare a meno, è veramente quello che ti fa stare bene, ti rende felice, richiede sacrificio però, se ne vale la pena, allora vai come un treno”.
Il Premio Nazionale Teatrale “Franco Angrisano” – sezione scolaresche – premia il miglior testo teatrale inedito prodotto dagli alunni delle scuole medie inferiori. Altri premi per adulti andranno alla sezione Corti di teatro, cioè alla miglior prova d’attore fra i monologhi presentati della durata massima di dieci minuti; alla sezione migliore spettacolo tra quelli in cartellone per la rassegna Sant’ Anastasia Arte e Spettacolo ed alla sezione Imprenditoria dello Spettacolo.
Sono in programma incontri propedeutici sulla scrittura drammaturgica finalizzati alla prevista partecipazione delle scolaresche al Premio; poi una Mostra d’archivio storico sulla canzone Napoletana; una Rassegna spettacoli teatrali; una Rassegna “Corti di teatro” Monologhi per prova di Attore; serate a tema con ospiti di rilievo; una Rassegna Corti cinematografici sulla religiosità popolare; una serata conclusiva con ospiti e premiazione. Tutti gli eventi, aperti al pubblico, sono stati preventivati fino a giugno prossimo.
“E’ importante dare ai ragazzi le giuste motivazioni. Perché, ad es., i ragazzi non leggono? Forse non diamo loro quello che a loro interessa, bisogna saper motivare il ragazzo a leggere – dice Franco Martinelli – scegliendo libri adatti e che sappiano suscitare emozioni. Tante volte il ragazzo non riesce a trovare il libro suo perché non è consono alle emozioni, al suo vissuto, a quello che vorrebbe. Quando noi diciamo che un libro ci piace? Quando aprendo il libro pensiamo che, se avessimo saputo scrivere, è proprio quello che avremmo scritto noi”.
“Nella nostra scuola c’è un gioiellino – dice Adele Di Matteo – molto prezioso ed è il laboratorio del pensiero, luogo dove per un ora settimana portiamo gli alunni a leggere e filosofare, dove leggere non è didattica ma è pensare, è affabulazione, coinvolgimento. Partecipare al premio Angrisano sarà per i nostri alunni un modo per avvicinarsi al teatro e conoscere da vicino il lavoro dell’attore”.
“Volevo fare l’attore e vedevo che molti attori uscivano proprio da La Ribalta. Come per magia, dopo tanti anni e lo dico con soddisfazione, sarò a settembre prossimo un insegnante de La Ribalta. La scuola che ho frequentato qui a Sant’Anastasia – spiega Antonio Polito – per me è stato un lancio bellissimo, una strada tutta in salita. Finito il percorso di studio e formazione, proprio da lì è iniziato tutto. La formazione è molto importante per chi vuole fare l’attore. Mi sono formato alla scuola di teatro, consapevole che se ero nato attore, come dice qualche scuola di pensiero, non lo sapevo. L’ho scoperto dopo, grazie al maestro e regista Giordano”.
“Va sottolineato alle scolaresche – dice Carmine Giordano – l’importanza particolare della comunicazione teatrale. Il teatro ha per i bambini grande rilievo educativo in quanto li abitua ad una proiezione riflessa della realtà, dove la fantasia verifica le sue possibilità di tradursi nel concreto e il quotidiano invece ritrova universalità di necessità poetica. Per tale motivo abituare i piccoli a considerare e a riflettere sullo specifico della comunicazione scenica è certamente di indiscussa utilità formativa”.
“Si nasce artisti, si nasce geni o no? Non sono dell’avviso che si nasce ma tutto si può diventare se c’è la volontà, la fortuna di incontrare buoni maestri, poi, si scopre che si può fare una cosa oppure un’altra, si scoprono i propri talenti, che vanno continuamente sostenuti dalla formazione. Molto sta a far capire ciò ai ragazzi – conclude Ermanno Corsi – attraverso chiavi come il quanto è bello leggere o il quanto è bella la musica. Il teatro, lo dice Eduardo De Filippo, è una delle chiavi. Tutti gli atti che noi compiamo nell’arco di una giornata… è teatro. Occorre capire il teatro: i gesti, gli sguardi, i messaggi…Teatralizzare la vita significa aiutare a capire la vita e il teatro consente di capire la vita, che non è solo apprendere concetti ma visualizzare quanto più è possibile. Il teatro è importante perché è la visualizzazione della nostra vita”.