Al Ravello Festival l’American Dream di Karole Armitage
Il palco del Belvedere di Villa Rufolo, sospeso tra cielo e mare, è pronto ad ospitare, sabato 6 agosto (ore 21.45) le star delle compagnie più blasonate degli States che daranno vita all’American Dream di Karole Armitage.
L’evento è una commissione del Ravello Festival alla “punk ballerina” allieva di George Balanchine e Merce Cunningham, divenuta una delle coreografe internazionali più acclamate, la cui dirompente energia è da tempo conosciuta in Italia (la Armitage dal ‘95 al ‘98 è stata direttore di Maggiodanza e – dal 2004 – alla testa della Biennale Danza di Venezia), anche per la regia di video musicali con coreografie corrosive per Madonna (la celeberrima “Vogue”) e Michael Jackson. In scena un viaggio ideale nella storia del balletto d’oltreoceano che inizierà con un omaggio alla danza dei Nativi americani eseguito dai membri delle tribù Navajo e Pawnee impegnati nella tradizionale prairie chicken dance (la danza del pollo della prateria). “È un sogno a occhi aperti che supera i confini di tempo e spazio restituendo allo spettatore una rappresentazione della danza americana del XX e del XXI secolo. – racconta Karole Armitage – Le compagnie invitate e i coreografi rappresentati sono la crème de la crème della danza statunitense: Martha Graham, il New York City Ballet, William Forsythe, il tip tap, il freestyle. E poi il rap che incontra il freestyle, il New York City Ballet e la mia compagnia che dividono il palcoscenico con un estratto del più grande innovatore della danza di tutti i tempi. George Balanchine. E Richard Move, che interpreta Martha Graham, la Signora della danza moderna”. In programma un estratto dall’Apollo, interpretato dalle etoile del New York City Ballet, nella versione datata 1928, e un duetto da Agon ancora di Balanchine-Stravinsky insieme con Armitage Gone! Dance che proporrà un frammento, Trio, tratto da una nuova versione di Agon. E ancora, il gruppo della Armitage offrirà al pubblico il limpido e puro Ligeti Essays. Ailey II, “the next generation of dance”, parteciperà con un brano di repertorio, il quadro Wade in the Water, estratto dal capolavoro assoluto Revelations, creazione su spirituals, gospel songs e blues, hit evergreen di Alvin Ailey. Un omaggio a Martha Graham arriverà, come detto, da parte del poliedrico Richard Move, a suo agio nei cabaret come nei teatri, la cui fama è legata alla grande abilità espressiva nel ricreare e reinterpretare con acume e con spirito pungente le performance della “Grande Madre” della modern dance americana. A Ravello Move, accompagnerà con leggerezza da entertainment l’intera serata inscenando un’esilarante presentazione del programma, oltre a interpretare in maniera unica il suo alter ego, da Acts of Light adAppalachian Spring e a interpretare con la sua compagnia, il capolavoro grahamiano Primitive Mysteries. L’esclusivo programma sarà arricchito da un Panorama di brani della Graham composto da Theme of Dedication, Imperial Theme, Popular Theme con danzatori dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e da un passo a due del geniale autore americano William Forsythe, maestro di balletto postclassico, tratto da New Sleep e affidato a danzatori della Semperoper di Dresda. American Dream si concluderà con una coreografia corale, commissione esclusiva a Karole Armitage del Ravello Festival, su Summertime di George Gershwin.