L’EDITOREEL: Italia condannata a risarcire quattro migranti

Visto che dal 2017 ad oggi le condizioni degli hotspot non sono cambiate, se la notizia si diffonde si rischia che diventi un modo con cui i migranti penseranno di poter fare soldi in Italia.

La Corte europea per i Diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per “detenzione illegale” di 4 migranti 17enni non accompagnati da parenti adulti nell’hotspot di Taranto, destinato a soli maggiorenni.

 L’accusa è quella di aver compiuto trattamenti inumani e degradanti nelle misure di accoglienza, per non avere nominato un tutore né avere fornito a questi minori alcun tipo di informazione sulla possibilità di contrastare in giudizio tale condizione. 

I quattro giovani, pur avendo dichiarato subito di essere minorenni, furono detenuti per due mesi nell’hotspot riservato agli adulti.  Qui ebbero modo di documentare le condizioni pessime della struttura, sia dal punto di vista igienico che di sovraffollamento: il centro era predisposto per circa 400 persone ma ne conteneva oltre 1.400. La condanna è arrivata il 23 novembre di quest’anno ma fa riferimento alla situazione del 2017. Quindi durante il governo Gentiloni. 

Da allora ad oggi nulla è cambiato: In Puglia ci sono più di 400 minori non accompagnati. La maggior parte di loro è ospitata in strutture inadeguate, come per esempio i 185 bambini che si trovano proprio nell’hotspot di Taranto.

La Corte ha stabilito che l’Italia deve risarcire ogni migrante con 6.500 euro per danni morali, più 4mila euro complessivi per le spese legali.

Se la notizia si diffonde, diventerà un modo con cui i migranti potranno pensare di fare soldi in Italia

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