RIORDINO DEL GIOCO PUBBLICO: NAPOLI AL CENTRO DEL DIBATTITO POST-RIFORMA

Un convegno a Napoli parlerà delle nuove prospettive del gioco pubblico e legale, pronto a cambiare pelle dopo la riforma prevista dalla Legge di Bilancio 2024.

Sono tanti i punti interrogativi che aleggiano sulla nuova manovra finanziaria varata dal Governo di Giorgia Meloni. Un progetto da 24 miliardi di euro, una cifra ingente, da reperire soprattutto dall’extragettito e per il resto tagli di spese. Si dovranno poi trovare 3 miliardi per la sanità e altri 5 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici. E la porta a cui bussare è quella del settore del gioco pubblico.

Come si legge su Gaming Insider, il nuovo assetto del gambling italiano previsto dalla Legge di Bilancio 2024 prevede infatti il potenziamento dello Sportello Unico Doganale, una revisione del sistema sanzionatorio e tributario più una serie di aspetti tecnici come la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, l’obbligo di formazione continua dei gestori e degli esercenti, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco. Il vero, grande, punto interrogativo è quello della tassazione, con il timore da parte degli operatori di nuovi oneri finanziari. Per adesso non ci sono notizie certe, anche se le voci che arrivano dai banchi della politica parlano di una sicura revisione della tassazione per l’online, il segmento forte di tutta la filiera.

Per avere un quadro chiaro della situazione attuale, comprendere le nuove normative e le opportunità emergenti dal riordino, l’AGS (Associazione Gestori Scommesse Italia) ha organizzato un convegno a Napoli. Appuntamento per venerdì 1° dicembre, in una tavola rotonda che mette insieme giornalisti, esperti di diritto, politici, assessori e altri uomini delle Istituzioni. Un momento di confronto importante per capire quale sarà il futuro di un comparto molto importante per l’economia nazionale e anche regionale.

La nostra regione è la prima, in Italia, per gioco online, con un volume d’affari che supera i 590 milioni di euro e una spesa media pro capite di oltre 1.800 euro. Numeri che confermano l’ascesa della filiera digitale nel gambling del nostro Paese, arrivata a raccogliere da sola oltre 73 miliardi di euro nel corso del 2022. Numeri più che raddoppiati rispetto all’era pre-Covid 19. Numeri che adesso sono chiamati ad una nuova prova: quella del riordino e del nuovo assetto normativo. Un capitolo tutto da scoprire per il gioco pubblico del nostro Paese.

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