Napoli tra immagine e sviluppo su Nagorà, il blog del costruttori

“I colpi positivi messi a segno per il brand di Napoli, alimentando un giusto clima di entusiasmo, devono però stimolare una riflessione profonda e sincera su quello che abbiamo e su quello che ci manca, su quali debbano essere le “riforme strutturali”, prendendo in prestito un termine ultimamente abusato, di cui ha bisogno Napoli e la società napoletana, su quali siano i problemi concreti che da troppo aspettano una soluzione, e su quali possano essere le soluzioni”.

Lo afferma Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente della Crui, nell’editoriale che firma per nagorà, il portale dei costruttori napoletani.  “Ben venga – continua – questo momento di riflessione promosso da ACEN, che ci aiuti a capire come rimboccarsi le maniche, come lavorare tutti insieme, ancor più di quanto non si riesca a fare adesso, per il rilancio, vero, di Napoli, oltre che della sua immagine”.

Quattro gli intellettuali che offrono una riflessione sul tema e commentano il Punto di vista dell’Acen formulato da Francesco Tuccillo:  lo storico e critico cinematografico Valerio Caprara, il giornalista e scrittore Francesco Durante, l’antropologo e docente universitario Marino Niola e l’ordinario di Geografia dell’Università “L’Orientale” Lida Viganoni.

“Non c’è bisogno di essere specialisti della società dell’immagine per comprendere l’importanza del messaggio che – partendo dalla metropoli vesuviana – l’arte, la moda, l’hi-tech stanno veicolando ben oltre i confini del nostro territorio” chiarisce il leader degli imprenditori edili,  Francesco Tuccillo, che aggiunge: “Al tempo stesso, l’Acen intende aprire una discussione – critica, pluralistica, non pregiudiziale – sul significato e le caratteristiche del brand Napoli, sulle sue potenzialità e sui suoi limiti, sull’intreccio dì modernità e stereotipi che esso contiene. E sulla necessità di pensare e programmare, da parte della mano pubblica e non di meno da parte del mercato e dei suoi protagonisti, i modi per implementare l’attrattività di quell’immagine, organizzandola adeguatamente e facendone un fenomeno strutturale, cioè durevole. Ritengo utile – conclude Tuccillo – richiamare l’attenzione sul tema di un efficientamento e implementazione delle risorse infrastrutturali del territorio, che spesso appaiono problematiche e fatiscenti: dalle fin troppo note carenze del trasporto pubblico urbano all’integrazione non sempre efficace fra centro e periferie, dall’eclatante povertà delle strategiche risorse portuali all’integrazione spesso insufficiente fra trasporto su gomma e trasporto su ferro. Un sistema complessivo, quello delle infrastrutture e della mobilità, che ha bisogno di robusti interventi pubblici e di investimenti privati e che oggi va pensato ad una scala non soltanto cittadina, ma metropolitana e regionale. Il brand Napoli non avrebbe prospettive senza un impegno di medio periodo su questo piano”.

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