Salomé seduce Pompei

Pompeii Theatrum Mundi, apre la sua seconda edizione con la seducente rappresentazione di Salomè, nella cornice del Teatro Grande di Pompei.

La principessa Salomè, interpretata da una eccezionale Gaia Aprea,  incanta e affascina tra resti romani e illuminata da una nitida luna.

Il regista Luca De Fusco dirige per la prima volta l’opera di Oscar Wilde, dove Salomè oltre ad essere la figura riportata nel Vangelo, e ricreata nel dramma di Wilde, è una luna. Il teatro “spurio” di De Fusco che mescola teatro, cinema, danza e musica, trova terreno fertile in questa opera, dove la luna Salomé ammalia, con la danza dei sette veli, il tetrarca Erode Antipa interpretato superbamente da Eros Pagni. Il reggente corrotto sarà obbligato dalla seduttiva Salomé a darle quello che vuole, la testa del profeta Jochannan su un bacile d’argento. I drammi si susseguono con un ritmo fluente ma non incalzante come le opere di Wilde, fino all’inaspettato epilogo voluto dal regista.

“Salomè – scrive nelle note luca de fusco – è un grande archetipo, un simbolo eterno di amore e morte… I registri che Wilde usa oscillano tra il drammatico, l’ironico, l’erotico, il grottesco in una miscela molto ambigua e di difficile rappresentazione proprio per i suoi meriti, ovvero per la sua originalità, che la fa solo in apparenza somigliare ad una tragedia greca mentre in realtà ci troviamo di fronte ad un’opera unica nel genere. È Inoltre enigmatica ed inafferrabile la natura della protagonista e il suo desiderio di amore e morte che non trova logiche spiegazioni. Credo che l’amore/odio di salomè per Jochannan sia figlio di quel desiderio mimetico su cui l’antropologo Renè Girard ha scritto pagine memorabili. In sostanza, a mio avviso, salomè ama talmente il profeta da volersi trasformare in lui stesso. Non può e non vuole uscire da una dimensione narcisistica dell’amore e quindi si specchia nel profeta”.

La rassegna del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale e del Parco Archeologico di Pompei, POMPEII THEATRUM MUNDI, fino al 21 luglio prevede altri tre appuntamenti, due dei quali in prima assoluta: Oedipus di Robert Wilson, Non solo Medea dei coreografi EmioGreco e Pieter C. Scholten, e da Siracusa Eracle secondo Emma Dante.

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