L’EDITOREEL: INPS usa l’IA per trovare il lavoro che toglie l’IA

L’intelligenza artificiale, che sta riducendo le possibilità di occupazione in diversi settori, si pone come utile mezzo per il collocamento o il ricollocamento dei senza lavoro.

Sapevate che l’INPS ha deciso di affidarsi all’Intelligenza Artificiale per trovare lavoro ai disoccupati?

La piattaforma si chiama Siisl, ovvero il Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, e dallo scorso mese di settembre consente di associare alle richieste di occupazione le offerte di lavoro o di formazione disponibili.

Da dicembre è stato poi introdotto un sistema di “Affinity score”, che sfrutta le tecniche di machine learning, per permettere alle Agenzie di indirizzare gli utenti verso i posti di lavoro disponibili più consoni alle competenze individuali. Ottimizzando così l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Ma a fine febbraio arriverà anche il Consulente virtuale intelligente, così il cittadino potrà interagire con la piattaforma in modo colloquiale.

Insomma, l’intelligenza artificiale sta riducendo le possibilità di occupazione in diversi settori, in questo caso anche per i professionisti delle risorse umane, ma allo stesso tempo si pone come utile mezzo per il collocamento o il ricollocamento dei senza lavoro.

Inoltre, quante volte ci siamo trovati costretti a interloquire con un bot senza ricevere alcuna soddisfazione? Anche se, e lo dico per esperienza personale, anche una persona in carne ed ossa al telefono non è spesso in grado di fornire le risposte giuste.

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