L’EDITOREEL: Sla, una scoperta cambia tutto
Un team di ricercatori torinesi, insieme al prestigioso National Institutes of Health americano, ha scoperto nel sangue un biomarcatore capace di individuare la Sla diversi anni prima dei sintomi.
Avete presente la paura più grande quando si parla di Sla?
Che arrivi la diagnosi quando ormai è troppo tardi.
Quando i sintomi sono già evidenti, i muscoli iniziano a cedere e non si può più fermare il danno.
Ecco, oggi la scienza ci dice che forse non sarà più così.
Un team di ricercatori torinesi, insieme al prestigioso National Institutes of Health americano, ha scoperto nel sangue un biomarcatore capace di individuare la Sla diversi anni prima dei sintomi.
Significa poter intervenire in fase precoce, quando ancora c’è tempo per rallentare la malattia, quando non tutto è già compromesso.
Un giorno basterà un semplice esame del sangue per sapere se la malattia è già in atto, ancora silenziosa, e avviare trattamenti mirati prima del danno irreversibile.
La scoperta, pubblicata su Nature Medicine, potrebbe cambiare il futuro di migliaia di persone e delle loro famiglie. Perché è bene ricordarlo sempre che dietro ogni paziente c’è una madre, una compagna, una figlia che ogni giorno combatte con lui.
