IL CORAGGIO DI RACCONTARSI: “SONO (ANCORA) VIVA” SUL PALCO DI RAPOLANO TERME
La pièce scritta dalla giornalista Romina Gobbo dopo la mastectomia sarà in scena al Teatro del Popolo di Rapolano Terme (Siena) il 9 maggio sera. Un’occasione per riflettere e, soprattutto, per non sentirsi sole.
Una testimonianza di rinascita, dolore e speranza va in scena il 9 maggio alle ore 21 al Teatro del Popolo di Rapolano Terme (Siena).
“Sono (ancora) viva” è la pièce teatrale firmata dalla giornalista Romina Gobbo, che ha deciso di trasformare la propria esperienza personale con il tumore al seno in un racconto intenso e autentico, a pochi mesi dalla mastectomia che le ha salvato la vita.
«Io ne sono la prova. Perché “Sono (ancora) viva”», afferma Gobbo, che attraverso la sua scrittura restituisce al pubblico non solo la cronaca di un percorso medico e umano difficile, ma anche uno sguardo carico di speranza. La narrazione non cede mai alla retorica o alla disperazione, ma guida lo spettatore attraverso accertamenti, pensieri cupi e slanci vitali.
A dare voce al testo, l’attrice Silvia Budri, accompagnata dalle musiche di Elisa Malatesti, in arte VoceDAnimA, che si esibirà con arpa celtica e percussioni. Le immagini proiettate durante la pièce sono della fotografa Beatrice Mancini, che ha tratto ispirazione dall’intimità elegante degli scatti di Douglas Kirkland a Marilyn Monroe: un linguaggio visivo che restituisce la bellezza e la forza anche nel cuore della malattia.
La serata sarà presentata da Dafne Rossi, presidente dell’associazione “Serena”, gruppo di aiuto per donne operate al seno. Interverrà inoltre la dottoressa Federica Fantozzi, direttrice dell’UOC di Senologia dell’ospedale di Siena, per approfondire il tema sotto il profilo medico e umano.
L’evento è promosso dalla Pia Confraternita di Misericordia di Rapolano Terme. «Da sempre al fianco dei più fragili – sottolinea il governatore Fabrizio Tofani – il nostro impegno nel volontariato si estende anche alla sensibilizzazione su temi che toccano profondamente la comunità».
“Sono (ancora) viva” è più di uno spettacolo: è un atto di condivisione, una dichiarazione d’amore per la vita, un inno alla resilienza femminile. Un’occasione per riflettere e, soprattutto, per non sentirsi sole.