I SEGRETI DI MATILDE DI ALDO DI MAURO
“I segreti di Matilde”, il nuovo romanzo di Aldo di Mauro edito da “Homo Scrivens” (pagg.165, euro 14,00), racconta ancora una volta il complesso, poetico, delicato mondo interiore di figure femminili.
Il libro si avvale della prefazione di Pasquale Giustiniani e del saggio breve di Paola Villani. Di Mauro è scrittore eclettico, autore di testi di poesia, di filosofia, di racconti. Aldo di Mauro, nato a Napoli, esordisce nel ‘70 come poeta con la raccolta “Parole e cose”. Nel 2001 pubblica “Tracce di vita” e la sua poesia viene accostata dai critici ad Hikmet e Prévert. Insignito del Premio Letterario internazionale dell’Associazione Emily Dickinson, nel 2006 pubblica “Occhi negli occhi”, al quale segue “Ma tu chi sei” ed “Elogio della filosofia”.
Nel 2009 pubblica “Il dolore. Perché?” e “Terapia d’amore”. Creativo a tutto tondo, vanta anche un’ampia produzione musicale con canzoni in italiano e in napoletano, canzoni per il teatro ed umoristiche. Con il nuovo romanzo, un noir ambientato a Napoli, città archetipica così ben narrata/reinventata nella scrittura di Serao, Rea, Prisco, Mastriani, Ortese, La Capria, Striano, De Luca, di Mauro dipinge la nobiltà d’animo e la devozione di Matilde, governante della famiglia De Blasis. Come un tempo accadeva per le tate, Matilde è il punto di riferimento di tutti i De Blasis. A lei si confidano i segreti terribili, con lei si condividono le gioie, da lei si pretende la soluzione dei problemi specie quando sembrano irrisolvibili.
La donna condivide con amore i sentimenti del maestro De Blasis, noto pittore che coccola con amore da quando lui perse l’adorata moglie Teresa, i sentimenti della figlia Clara, avvocato, che ha sposato un uomo spregevole, Luigi, il suo tallone d’Achille. Naturalmente questa gestione emotiva degli affanni dei suoi cari è un macigno che le comprime il cuore, generoso, immenso. La scrittura è semplice e immediata e consente di entrare negli intrecci di situazioni e personaggi, nelle loro pieghe emotive. Apparentemente semplice la storia che prende la piega di un noir, poiché ognuno possiede la propria ambivalenza. Solo Matilde conosce e dispensa amore senza nulla chiedere in cambio, solo lei può rimettere insieme famiglie disgregate, sostenere le malattie delle persone care, sacrificarsi per loro.
Nella scrittura dell’Autore entrano la sua vena poetica e la passione per la filosofia, l’amore per una città che partecipa delle umane sorti e anche le determina, la finezza psicologica e la capacità introspettiva nel raccontare i sentimenti fuor di retorica, suggerendo piuttosto che affermando. Matilde, archetipica figura che ridà senso alla solidarietà e all’altruismo merci sempre più rare, andrebbe inventata ogni giorno.
Maresa Galli