Alla scoperta di Avella, la patria della nocciola
La Campania delle aree interne è davvero spettacolare. Nel distretto del Partenio, in una valle abbracciata dagli Appennini meridionali, sorge la graziosa ed interessante località di Avella.
E scopri un territorio che non ti aspetti, che trasuda di storia e cultura millenaria, tra tipicità agroalimentari di eccellenza come la nocciola e tante altre produzioni di qualità. Val dunque la pena puntare il dito sulla mappa della Campania e raggiungere in pochi minuti da Napoli questa cittadina nota per i suoi monumenti antichi, i mausolei funerari, l’oltre che ritrovarsi immersi in noccioleti secolari e tipicità che rendono decisamente gratificante la sosta.
La cittadina, attraverso l’avvio di una rete organizzativa, con il Siat e la sinergia tra istituzioni come Distretto Turistico del Partenio, recentemente costituito, Comunità Montana e Fondazione Avella, sta cercando di ritagliarsi un ruolo nei percorsi di valorizzazione turistica e culturale e per agganciare gli eccezionali flussi turistici che sempre più raggiungono la Campania. Una sfida che è al suo inizio ma che vede già interessanti azioni intraprese con una guida turistica, un pacchetto di escursioni e visite guidate e azioni di comarketing su prodotti tipici, come l’eccelsa nocciola, l’antico nome scientifico prenderebbe origine proprio da questa località, con la trasformazione in creme spalmabili e nell’uso in pasticceria e nella linea snack salati. Di pregevole fattura artigianale le creme e le dolcezze elaborate dalle aziende “Noccioro” e “Sodano” che puntano alla filiera corta e al biologico con produzioni di estrema qualità.
Durante il press tour organizzato sabato 14 aprile, con la condivisa sinergia della cooperativa di comunicazione Media Leader, l’ente locale e il suo Siat e alcuni produttori e trasformatori, i blogger e i giornalisti specializzati hanno potuto scoprire il territorio. Interessante anche la produzione e trasformazione casearia di latte di bufala in mozzarelle e formaggi freschi e stagionati compreso i caprini dell’azienda agricola “La Forestella” e le novità culinarie con l’uso sapiente del prezioso e selvatico aglio orsino, rielaborato nei piatti dello chef del ristorante – orto a km 0 “Il Moera”.