Sono le donne il nuovo motore dell’economia digitale
L’innovazione tecnologica pare essere riuscita di fatto a porre uomini e donne sullo stesso piano lavorativo: a bando forza fisica e i suoi vincoli biologici, ciò che serve sono competenze, idee, intuizioni, tenacia, caparbietà, capacità di lavorare in team e voglia di misurarsi con sfide sempre più grandi.
Anche se in Europa solo il 20% dei laureati in informatica è donna e sono donne solo il 9% degli sviluppatori e il 19% dei responsabili della comunicazione, da un resoconto generale in un capitolo a parte del nuovo Report Eurispes “Eurispes. Studio, italiane: quattro istantanee per un ritratto”, si evince che sono proprio le donne a fare acquisti online, ad aprire imprese e startup dell’ecommerce, sostenere i consumi nell’elettronica comprando nuovi prodotti e sfruttando servizi di nuova generazione, sono più propense a confrontarsi con la trasformazione digitale e le sue applicazioni.
L’Eurispes parla apertamente di “Donne motore dell’economia” e si può aggiungere “digitale”.
Il 64,6% delle donne consulta il proprio smartphone mentre guarda la televisione, “il 63,4% se lo porta dentro al letto e lo controlla prima di andare a dormire e appena apre gli occhi, il 55% parla e scrive mentre cammina, poco meno della metà non ne fa a meno nemmeno quando va al bagno (44,7%)”. Più di una donna su cinque lo tiene sott’occhio persino mentre sta guidando.
Altrettanto stretto è il legame che le donne di ogni età hanno sviluppato con la rete e in particolare con i social network. I giudizi positivi su questo tipo di tecnologia provengono da donne laureate e, in generale, le maggiori sostenitrici sono anche quelle più consapevoli dei rischi.
Il Report ha indagato anche sulle abitudini di utilizzo prevalenti fra le donne che frequentano le reti sociali. L’attività più comune è quella di guardare le attività e le foto degli amici solo il 56,2% usa i social per conoscere persone nuove.