Presidio di LIBERA a Mercato San Severino intitolato alla memoria di Simonetta Lamberti
Nascerà ufficialmente venerdì 7 marzo il presidio di LIBERA a Mercato San Severino intitolato alla memoria di Simonetta Lamberti. L’evento di inuagurazione è previsto alle ore 18,30 presso il teatro Comunale, messo a disposizione dal Comune di Mercato San Severino , che ha concesso il proprio patrocinio morale all’iniziativa. Ricco il parterre di ospiti e il programma della serata. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giovanni Romano, interverranno il PM antimafia Vincenzo Montemurro, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti e don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di LIBERA. Saranno presenti inoltre la famiglia di Simonetta Lamberti, vittima innocente della criminalità,e i rappresentanti del coordinamenti regionale e provinciale Libera che hanno sostenuto ed accompagnato la nascita del presidio. La scelta di dedicare il presidio alla piccola Simonetta nasce in naturale continuità con un discorso già avviato dall’Associazione di arte e cultura “La Magnifica gente do’ sud”, che che ha fortemente voluto anche la costituzione di questo presidio. Da qualche anno, infatti, l’Associazione lavora a un percorso costante sul tema della legalità, sostenuta in modo diretto dal Coordinamento Provinciale Libera Salerno, tramite rappresentazioni teatrali, incontri e confronti sul territorio, soprattutto con gli studenti e nelle parrocchie. Nell’ultimo anno, l’impegno si è concretizzato nella pubblicazione e nello spettacolo teatrale “Volti diversi, lo stesso destino”, una dettagliata raccolta di storie di vittime innocenti di mafia. Da qui, ma soprattutto dalla diretta conoscenza della sorella di Simonetta Lamberti, Simonetta Serena, la decisione di intitolare il presidio a questa piccola vittima innocente. Tra le finalità del presidio, sancite nel Patto di Presidio che verrà sottoscritto il prossimo 7 marzo, coltivare la MEMORIA attraverso momenti di informazione e di formazione presso le scuole, le associazioni e le parrocchie del territorio; educare alla legalità, nella consapevolezza che a partire dal ricordo delle vittime innocenti delle mafie possono e devono nascere azioni concrete per scuotere le coscienze anche sui problemi del proprio territorio.