Campo Rom di Poggioreale: Ruspe fermate da animali e amianto
Dopo una mattinata di polemiche, le ruspe mandate dal Comune hanno abbattuto 3 baracche, poi si sono fermate. I veterinari devono liberare prima gli animali presenti nel campo Rom di Poggioreale. All’ ingresso diversi cittadini, perlopiù donne, stanno applaudendo e festeggiando la “cacciata” dei rom dal territorio.
“Le ruspe si sono fermate in tempo – raccontano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – perchè stavano per mettere in pericolo la vita di diversi cani randagi presenti nel campo che correvano il rischio di restare schiacciati dalle macerie. Inoltre nell’ area in questione sono presenti galline, gatti e anche dei pulcini. Abbiamo anche fatto notare alle autorità presenti che diverse baracche hanno i tetti ricoperti di amianto e quindi non possono essere abbattute se non dopo una preventiva bonifica che eviti la dispersione nell’ aria di sostanze tossiche e cancerogene. Non a caso diversi poliziotti ed esponenti della Protezione Civile si sono subito dotati di mascherine per proteggersi dalle polveri sottili. Se la vicenda è degenerata in questo modo a nostro avviso ci sono gravissime responsabilità delle autorità. Da mesi infatti era noto che i Rom e gli abitanti del quartiere erano ormai incompatibili ed ai ferri corti. Non solo per il livello di degrado e sporcizia in cui si trovava il campo ma perchè nel novembre 2013 si era sfiorata la tragedia a causa di un nuovo campo totalmente abusivo che alcuni Rom avevano cominciato a realizzare a fianco di quello già esistente generando una reazione durissima della popolazione locale che scoperta la vicenda aveva assaltato la comunità. Da allora abbiamo inviato diverse segnalazioni alle autorità preposte ma nessuno si è interessato concretamente alla vicende fino alla degenerazione di questi ultimi giorni”