XXXV Vertice italo-francese a Napoli

Si è tenuto a Palazzo Reale a Napoli il XXXV Vertice intergovernativo italo-francese col Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.


Il presidente del Consiglio e il capo dell’Eliseo Macron hanno presieduto il vertice bilaterale Italia-Francia, ma prima degli appuntamenti istituzionali si sono concessi un giro in città, una puntata al teatro San Ferdinando, accompagnati dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e a seguire la Cappella San Severo prima di raggiungere Palazzo Reale.
Nel frattempo un fuori programma istituzionale con un passaggio in piazza San Domenico Maggiore, a Santa Chiara e un caffè nella nota pasticceria del centro storico di Napoli “Scaturchio”.
All’appuntamento al Palazzo Reale per la foto di rito sono presenti i ministri italiani Enzo Amendola, Lucia Azzolina, Alfonso Bonafede, Sergio Costa, Paola De Micheli, Luigi Di Maio, Dario Franceschini, Roberto Gualtieri, Lorenzo Guerini, Gaetano Manfredi, Luciana Lamorgese e Stefano Patuanelli e 11 ministri francesi .
“Felice di essere qui con il mio amico Conte. Napoli è sempre bella – dichiara Macron al suo arrivo, amo il teatro di Eduardo De Filippo e sono felice di questo incontro tra due Paesi che hanno relazioni strette tra loro”.
Il consueto incontro con la stampa è avvenuto con oltre 30 minuti di ritardo sul programma.
Macron ha voluto ringraziare il sindaco di Napoli e le autorità della Regione per l’accoglienza, “Lamartine diceva che la migliore vista sul mare si vedeva dalla baia di Napoli, e la migliore vista sulla terra dai Pirenei, un fascino unico ha questa città – ha detto l’inquilino dell’Eliseo, che ha sempre ispirato i grandi, e io ringrazio per tutto quello fatto da Eduardo per il teatro napoletano e italiano”.
L’obiettivo è di arrivare a un’unione bancaria”, ha aperto così il presidente Giuseppe Conte la conferenza stampa del vertice italo-francese.
“Da Napoli oggi ci viene un messaggio bellissimo, una città che non ha paura, il Paese non deve vivere in maniera soverchiamente drammatica, non dobbiamo avere paura”, così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa che si è tenuta in una splendida sala affrescata del Palazzo Reale a Napoli.
Si sono espressi su varie situazioni che coinvolgono entrambi i paesi, anche nel panorama internazionale, tra gli argomenti toccati quelli della questione economica e dell’epidemia del coronavirus.
Il summit, a cui ha preso parte una delegazioni di ministri dei rispettivi Paesi, mira al rilancio della cooperazione tra Italia e Francia sigillato dalla firma del Trattato del Quirinale, messo in cantiere durante il bilaterale di Lione, nel 2017, ma poi congelato a causa delle crescenti tensioni, tra Roma e Parigi.
Il vertice mira a rinsaldare i rapporti Italia-Francia in vista della nuova geometria europea che scaturirà nel post-brexit, nel nuovo assetto l’Italia potrebbe essere un nuovo partner importante e potrebbe costituire una leva di traino nella Ue.
Uno scambio di intese prima del discorso dei due premier con un incontro tra una delegazione ministeriale e industriale dei due Paesi, per l’Italia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro degli Affari europei, Vincenzo Amendola.
Oltre al Patto Conte-Macron sono stati firmati ieri tre accordi: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha firmato con la collega francese Florence Perly un accordo nel settore della cantieristica navale militare, un secondo tra i ministri della Ricerca per la collaborazione nella stazione italo-francese di Concordia in Antartide, ed un terzo tra i ministri nel settore finanziario, inoltre i ministri Gualtieri e Patuanelli hanno avuto due incontri individuali con il loro omologo il ministro Le Maire.
L’obiettivo di Italia e Francia è quello di promuovere la crescita economica europea attraverso una nuova politica industriale in grado di cogliere le opportunità del Green New Deal, favorendo attività di ricerca, innovazione, sviluppo sostenibile e tutela dell’occupazione, e garantendo un ruolo decisivo anche alle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del sistema produttivo europeo.
Questo incontro rappresenta “un salto di qualità”, soprattutto in campo economico, ha detto Conte. “Vogliamo far crescere i nostri campioni europei, penso alla cantieristica o al reparto automobilistico, la componente economica è uno dei fiori all’occhiello dei nostri rapporti. Italia e Francia sono partner irrinunciabili l’una dell’altra.
I nostri Paesi hanno delle economie complementari” ha affermato il premier italiano. Quelli economici rappresentano l’eccellenza dei nostri rapporti bilaterali, con uno scambio di 86 miliardi di euro.
Dal canto suo il presidente francese Emmanuel Macron ”Il virus non si ferma alle frontiere”, “Per quanto possa dispiacere ad alcuni – ha continuato riferendosi alle richieste di chiusura della destra francese – non conosce i limiti amministrativi geografici, l’Oms non raccomanda la chiusura delle frontiere, abbiamo bisogno di grande flessibilità, le decisioni vengono prese in modo coordinato , un concetto ribadito anche dal premier Conte: “Abbiamo cercato di spiegare che chiudere i confini avrebbe procurato un danno irreversibile”.
“Grazie al suo lavoro e a quello del presidente Mattarella oggi ritroviamo una strada comune, questo è il vertice del rilancio, è importante non solo per i nostri due Paesi ma è un elemento di equilibrio e dinamismo per l’Ue”, ha commentato concludendo il presidente Emmanuel Macron.

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