Venezia, 20 mln a chi investe in area di crisi
E’ stata pubblicata oggi sul sito del Ministero dello sviluppo economico la circolare relativa alle modalità di presentazione delle progettualità per dare sviluppo alle aree di crisi industriale complessa del territorio del Comune di Venezia. Lo rende noto il Presidente della Regione Luca Zaia, ricordando che il 23 ottobre scorso la Regione aveva firmato a Roma, nella sede del MISE l’Accordo di Programma per l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale” (PRRI) per l’area di crisi veneziana.
Con la pubblicazione della circolare vengono fissati infatti i termini per presentare progetti finalizzati alla promozione di iniziative imprenditoriali per la riqualificazione del tessuto produttivo esistente e all’attrazione di nuovi investimenti anche finalizzati alla diversificazione produttiva. Successivamente verranno valutati i progetti più significativi e tra questi una particolare attenzione sarà riservata a quelli in grado di generare il maggior impatto positivo sul fronte occupazionale. Nello specifico, il MISE interverrà con 20 milioni di euro per sostenere progetti di entità superiore a 1,5 milioni.
Gli uffici regionali daranno supporto al Ministero per dare la massima diffusione, tramite l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia), a quanto previsto con questo intervento agevolativo per Venezia e Porto Marghera in attuazione della legge 181/89. Saranno calendarizzati incontri con tutti i portatori di interessi, sia con le imprese interessate a presentare eventuali progettualità. L’avviso pubblicato dal MISE prevede infatti la possibilità di presentare progetti a partire dal 15 febbraio fino al termine di scadenza, fissato al 15 aprile.
“E’ grazie all’ottimo lavoro del MISE e alla fattiva collaborazione con la nostra Unità di crisi aziendali – conclude il presidente Zaia – che possiamo passare ora a raccogliere e valutare gli interventi destinati a creare le condizioni per una nuova fase di crescita del tessuto industriale di Venezia e di Porto Marghera. Oltre alle parti sociali, un doveroso ringraziamento va anche al Comune, alla Città Metropolitana di Venezia e all’Autorità Portuale per il risultato raggiunto”.