Top 2018 del Forum del Giornalismo Musicale
Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” che si svolge da tre anni al Mei di Faenza.
Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.
Lo scorso anno a prevalere erano stati, a pari merito, Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.
Quest’anno è stata anche introdotta anche la categoria delle opere prime, che vede in finale (in ordine alfabetico) Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, i Dunk con l’album omonimo, Generic Animal con l’album omonimo, i Maneskin con “Il ballo della vita”, Paola Rossato con “Facile”.
Sono stati quasi 100 i giornalisti e critici musicali coinvolti nel voto (rappresentanti di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine, sino alle radio). Con altri che si aggiungeranno, sceglieranno ora nelle rose dei finalisti i vincitori nelle due categorie.
Fra gli album più votati ci sono stati anche, nelle posizioni immediatamente successive ai primi cinque: i Baustelle con “L’amore e la violenza – Vol. 2”, Calcutta con “Evergreen”, i Calibro 35 con “Decade”, Carlot-ta con “Murmure”, i Nu Guinea con “Nuova Napoli”, i Subsonica con “8”.
Nei dischi d’esordio dopo i finalisti si sono classificati Francesco Anselmo con “Il gioco della sorte”, Gigante con “Himalaya”, Mèsa con l’album omonimo, Viito con “Troppoforte”, Wrongonyou con “Rebirth”.
Hanno votato in questa prima fase del referendum: Fabio Alcini, Diego Alligatore, Elisa Alloro, Eugenio Arcidiacono, Daniele E. Auricchio, Luca Bassani, Andrea Belmonte, Guido Biondi, Francesco Bommartini, Valentina Brunelli, Lia Buttari, Chiara Callegari, Angela Calvini, Marco Camozzi, Cinzia Canali, Simona Cantelmi, Francesco Casale, Michele Chisena, Matteo Cimatti, Alfredo D’Agnese, Flaviano De Luca, Katia Del Savio, Giuliano Delli Paoli, Enrico Deregibus, Chiara Di Giambattista, Gianluca Diana, Luca Dondoni, David Drago, Salvatore Esposito, Mauro Eufrosini, Isabella Fava, Marco Fioravanti, Fabio Gallo, Jonathan Giustini, Paolo Gresta, Carmen Guadalaxara, Federico Guglielmi, Ambrosia J.S. Imbornone, Salvatore Imperio, Claudio Lancia, Luciano Lattanzi, Massimiliano Leva, Massimiliano Longo, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Alberto Marchetti, Claudia Marchetti, Marco Messineo, Francesca Milano, Federico Molteni, Giorgio Moltisanti, Giommaria Monti, Michele Neri, Giulia Nuti, Simona Orlando, Chiara Orsetti, Luca Paisiello, Chiara Papaccio, Nello Pappalardo, Duccio Pasqua, Ornella Petrucci, Alex Pierro, Giovanni Pirri, Dario Pizzetti, Walter Porcedda, Paolo Prato, Stefano “Bizarre” Quario, Antonio Ranalli, Elena Raugei, Alessandro Ribaldi, Pasquale Rinaldis, Ivan Rufo, Riccardo Sada, Adilah Salah, Cristiano Sanna, Alex Sgritta, Daniele Sidonio, Marcella Sullo, Egle Taccia, Paolo Talanca, Barbara Tomasino, Andrea Umbrello, Barbara Urizzi, Gianluca Valentini, Gianluca Verga, Enrico Veronese, Rossella Vetrano, Vito Vita, Giulia Zichella, Marcello Zinno, Donato Zoppo.