Chiamiamoli “Women-icidi”, così almeno fanno meno paura!
Uccise. Da mariti, fidanzati o spasimanti, ma pur sempre violentate. Da rapinatori o da uomini...
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Pikachu e co. hanno deciso sin dalla loro prima apparizione di non voler dar vita...
Il Narghilè, quello sconosciuto. Oggi, 23 novembre 2019 è stata vinta la prima grande battaglia...
30 anni. 30 anni esatti da quando tutti i bambini hanno ricevuto per la prima...
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, ONA, sono circa 5000 le persone che in Italia muoiono a causa dell’inalazione di absteto, nome tecnico per indicare, appunto, l’amianto. L’esposizione a questi minerali, costituiti da fibre molto sottili, causa l’asbestosi, una malattia polmonare, mesotelioma e cancro del polmone.
Abbiamo intervistato Eva e Yara, dure ragazze all’apparenza diverse tra di loro (la prima di origini greche mentre la seconda siriane) ma unite da un destino che ha deciso di farle incontrare e appassionare ognuna della vicenda altrui.
Lo hanno scoperto i ricercatori della Northwestern Medicine, i quali hanno identificato una nanoparticella come la “via di fuga” principale da utilizzare per sconfiggere quella che può essere considerata la malattia, o più precisamente l’intolleranza, più comune del XXI secolo.
La svolta è arrivata dopo mesi di resistenze da parte del governo britannico che alla fine ha ceduto ed accettato di fare tre importanti concessioni per venire incontro alle richieste dell’Ue
Nonostante la presenza di varie opzioni per benessere aziendale sul mercato mondiale, la soluzione che è stata trovata è stata Live Well Work Well (L3W).
In questa situazione di insicurezza generale, una voce fuori dal coro viene da Gaspare Jucan Sicignano, ricercatore napoletano in diritto penale presso ’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, autore del libro “Bitcoin e riciclaggio”.
Un nuovo trend pronto ad imporsi, attento agli sprechi e devoto alla riqualificazione della natura. Non a caso, le vacanze sostenibili ed attente all’ambiente sono in continuo aumento negli ultimi anni
La verità in questo caso, pertanto, è che non vi è alcun rischio di dover riaffrontare malattie già debellate, e che situazioni di allarmismo mediatico creano solo più confusione. Il vaiolo, così come Ebola e Antrace, possono dire addio ai loro sogni di guerra: il mondo, anche se ferito, sa come tenere saldo il proprio “scudo medico”.
Tra i settori maggiormente a rischio per questa inevitabile odissea apocalittica c’è l’agricoltura, che prevede al suo interno un calo nei redditi agricoli fino al 16%.
Se nel libro dell’Apocalisse non c’è scritto che l’essere umano terminerà la sua esistenza con l’inquinamento degli oceani, probabilmente è perché già veniva messo in conto l’entrata in gioco di un “supereroe” alquanto inatteso sulla scena della bonifica mondiale dalla plastica: il batterio “mangia-plastica”.
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