SINDACO DI NAPOLI SU FEMMINICIDIO DI GIUSEPPINA DI FRAIA
“Il Tribunale di Napoli il 30 settembre 2013 ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Napoli nel processo per il femminicidio di Giuseppina Di Fraia, dando così attuazione alla delibera n.116, approvata dalla giunta nel febbraio 2013 e relativa alla costituzione di parte civile del Comune nei processi penali per reati contro le donne nei casi in cui sia ravvisabile una violenza di genere. Una delibera con cui, fra l’altro, si stabiliva di destinare le somme percepite dall’ente a titolo di risarcimento danni, patrimoniale e non, ai servizi antiviolenza del Comune o alla Casa delle donne maltrattate. La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Napoli, con cui è stato condannato all’ergastolo il coniuge della Di Fraia, ha condannato lo stesso al risarcimento del danno subito dall’Ente da liquidarsi in sede civile. Il processo per l’omicidio di Giuseppina è il primo procedimento che arriva a conclusione in cui il Comune non solo è stato riconosciuto come parte civile, ma ha anche ottenuto il diritto ad un risarcimento. Ogni violenza di genere, infatti, non rappresenta solo una lesione dei diritti della singola donna lesa né su può ridurre a una questione privata ma costituisce un vulnus per la società tutta. Il principio di uguaglianza, la libertà di autodeterminazione della donna, la promozione delle pari opportunità sono infatti principi rispetto a cui l’Ente stesso si è fatto garante e promotore, tanto da inserirli nello stesso Statuto”. Lo scrive su facebook il sindaco di Napoli de Magistris.