Sannio Falanghina ospite la secolare arte della pizza napoletana

Evento da non perdere quello in programma a Castelvenere, martedì 28 maggio (a partire dalle ore 19.00). Protagonista sarà uno dei piatti più classici della cucina partenopea, sia nella sua versione classica che in quella più moderna di pizza gourmet, abbinata ai vini di un territorio dichiarato “capitale” europea enologica.

La pizza napoletana va in scena nella ‘Città Europea del Vino 2019’. Evento da non perdere quello in programma a Castelvenere, martedì 28 maggio (a partire dalle ore 19.00). Protagonista sarà uno dei piatti più classici della cucina partenopea, sia nella sua versione classica che in quella più moderna di pizza gourmet, abbinata ai vini di un territorio dichiarato “capitale” europea enologica, in particolare i calici prodotti da uve falanghina, il vitigno che è stato il punto di forza della candidatura avanzata dal territorio ‘Sannio Falanghina’ che ha ottenuto l’importante riconoscimento assegnato annualmente da Recevin, la rete che raggruppa circa 800 Città del Vino disseminate in undici Paesi del vecchio continente.

L’evento, organizzato dal Comune di Castelvenere, propone in apertura la presentazione del libro ‘La pizza. Una storia contemporanea’, opera del giornalista-scrittore enogastronomico Luciano Pignataro. Il libro, edito dalla Hoepli, fornisce la prima ricostruzione storica, dal ‘900 sino ai giorni nostri, della pizza italiana: un giro del mondo da Napoli a New York passando per Roma, Milano, il Veneto, Tramonti, Gragnano, San Paolo del Brasile, Vico Equense. Un lungo e dettagliato viaggio che, attraverso gli occhi del critico e del cronista, porta a conoscere tutti i segreti di un piatto ancestrale, eclettico perché si mangia condito con i prodotti più svariati, che non ha equivalenti. Un piatto diventato il prodotto per eccellenza del Made in Italy e della dieta mediterranea, che riscuote grande successo nel mondo perché cibo facile, economico e, ovviamente, buono. Una professione antica – quella dei pizzaioli – passata da umile mestiere ad arte dal grande valore artigianale, tanto da essere riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Alla presentazione del libro sarà presente con l’autore uno dei volti più noti del mondo della pizza partenopea, Gino Sorbillo, uno dei simboli della riscossa di questa arte che l’eclettico Sorbillo ha imparato fin da piccolo, da quando all’età di 6 anni iniziò a lavorare nella storica pizzeria di famiglia di via dei Tribunali, nel “ventre” della città che sorge all’ombra del Vesuvio. La partecipazione di Sorbillo all’evento castelvenerese si concretizza grazie alla collaborazione con il Sannio Consorzio Tutela Vini, che nel 2015 ha scelto proprio il volto del pizzaiolo di via dei Tribunali come testimonial dell’iniziativa ‘Pizza&Falanghina’, campagna per promuovere il consumo di un vino simbolo del Sannio. Un vero e proprio un progetto culturale attraverso il quale il Consorzio ha voluto rilanciare una tradizione che ha radici storiche, culturali e territoriali, ossia quella di Pizza e Vino. Seguendo le orme della campagna del Consorzio, la manifestazione di Castelvenere, che propone il “matrimonio tra i morsi di un piatto Patrimonio dell’Umanità e i sorsi di un calice Capitale europea del vino”, intende ridare al vino la centralità che esso ha sempre avuto nelle pizzerie napoletane. Un messaggio che va oltre le mode, che spesso hanno ridotto l’abbinamento della pizza con la birra, con il connubio pizza-vino capace di offrire svariate proposte di abbinamento, offrendo la possibilità ai consumatori di sbizzarrirsi tra le varie tipologie di pizza e le varie tipologie di vini offerti dal vitigno falanghina, una delle varietà a bacca bianca più eclettiche.

Al termine della presentazione, nel corso della serata saranno offerte quattro tipologie di pizza preparate dal gruppo dei pizzaioli castelveneresi che lavoreranno sotto lo sguardo curioso di Sorbillo, affiancati dai più valenti pizzaioli formati dal corso IeFP che il locale Istituto professionale per i servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipseoa) ‘Giovanni Salvatore’ offre ai giovani di età inferiore ai 19 anni per la formazione di una figura professionale specializzata di pizzaiolo in possesso di buona manualità di tecniche di impasto, farcitura e cottura della pizza. Con i ragazzi dell’Istituto ci saranno i volontari del Forum comunale dei giovani e della Pro Loco di Castelvenere, impegnati soprattutto nel servizio dei vini abbinati alle pizze.

A completare l’offerta sarà lo spettacolo teatrale ‘Salute’, della Compagnia stabile ‘Solot’ di Benevento, una divertente carrellata che viaggia dalle nozze di Cana alla Parigi dei mitici anni 20, passando per canti celebri della tradizione, citazioni, aneddoti, degustazioni “tecniche” e degustazioni un “po’ meno tecniche”, con momenti di coinvolgimento diretto del pubblico in un vero e proprio omaggio che la Solot ha voluto dedicare al vino.

La manifestazione, che rappresenta l’evento conclusivo della terza edizione della rassegna enoletteraria ‘La Vendemmia dei Libri’, rientra nel progetto ‘Cantine al Borgo – Luoghi e protagonisti del risorgere del vitigno camaiola’, promosso dal Comune di Castelvenere e cofinanziato dal POC Campania 2014 – 2020 ‘Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura’. Con l’autore e Sorbillo prenderanno parte all’incontro, che sarà aperto dai saluti del sindaco castelvenerese Mario Scetta e della dirigente dell’Istituto di istruzione superiore Faicchio-Castelvenere Elena Mazzarelli, il presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, e il curatore scientifico del progetto ‘Cantine al Borgo’, Nicola Matarazzo.

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