RAFFAELLA ARENA PORTA A ROMA “LA TUA FORMA PASSO’ DI QUI”

Presentato ad Assemblea Testaccio di Roma il libro fotografico “La tua forma passò di qui” di Raffaella Arena, progetto inedito della fotografa professionista calabrese edito da 89books.

RAFFAELLA ARENA PORTA A ROMA "LA TUA FORMA PASSO' DI QUI"E’ un verso di Montale, “La tua forma passò di qui”, a dare il titolo al primo libro di Raffaella Arena, fotografa professionista calabrese, presentato da Assemblea Testaccio, a Roma, in un incontro moderato da Agostino Maiello.
Avendo perso il padre da bambina, Arena lo ha conosciuto quasi del tutto attraverso i racconti materni; e quando è venuta a mancare la madre, pochi anni fa, la fotografa ha sentito il bisogno di fermare in qualche modo il ricordo dei due genitori e della loro grande storia d’amore. E’ da questa esigenza che è nato il progetto che si è poi concretizzato nel bel volume edito da 89books, dinamica casa editrice palermitana specializzata in libri fotografici e d’artista, fondata nel 2018 dal reporter Mauro D’Agati e dalla curatrice Kateryna Filyuk.

Tonino Arena è stato un fotografo freelance per Ansa e Associated Press, ed un cineoperatore e giornalista per la sede RAI della Calabria; la figlia Raffaella ne ricostruisce, insieme a quello della madre, un ritratto indiretto, fatto di fotografie scattate dal padre, di altre realizzate da lei ri-fotografando oggi i luoghi dove i genitori erano stati insieme, e raccogliendo e mostrando i tanti oggetti piccoli e grandi del quotidiano che inevitabilmente saltano fuori quando si è costretti a svuotare una casa rimasta vuota dopo una perdita, e che molto spesso richiamano alla nostra mente momenti, episodi e circostanze che ci legano alla persona scomparsa.

RAFFAELLA ARENA PORTA A ROMA "LA TUA FORMA PASSO' DI QUI"

“Il sorriso di lei ho imparato a conoscerlo e non dimenticarlo attraverso le fotografie che lui le faceva. Lei era bella e aveva una gran classe, nelle foto sembrava brillare di fascino e glamour come le attrici del cinema che lui fotografava. Era un fotografo, un fotoreporter, quel giorno è partito con la sua troupe e non è mai più tornato. Adesso che anche lei non c’è più ho conservato le sue manie, i suoi feticci, le sue foto, il suo ritratto disegnato da lui, il suo profumo, che ogni tanto annuso ad occhi chiusi per ricordare la sua presenza. Ho dovuto sgomberare e vendere la casa in cui abbiamo vissuto tutta la vita. Tutti gli oggetti al suo interno. I suoi oggetti, i nostri oggetti, sono stati separati, divisi, distribuiti, gettati via o accaparrati da conoscenti con poco tatto. Avrei voluto più tempo. Che ne sarà dei tuoi ricordi adesso? Che ne sarà della tua favola? Ho solo un’urgenza: salvarla, raccontarla e riconsegnarla al tempo.”

Clicca sull'immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri
Clicca sull’immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri

Tra passato e presente, tra ricordi nitidi ed altri più sfumati, tra suggestioni e racconti, il volume propone al lettore un viaggio della (e nella) memoria che ha il pregio della misura e della discrezione. Senza alcuna pretesa di imporre un’emozione specifica, e men che meno di invocare un’empatia fine a sé stessa, la sequenza di testi ed immagini del libro si armonizza in un affresco che è sì personale, ma lo è grazie al sapiente dosaggio dei collaudati segni che ci consentono di creare ricordi, siano essi oggetti, luoghi, dettagli, spazi della natura, frasi. E allora, un lettore dotato di adeguata sensibilità potrebbe, sfogliando questo bel libro peraltro ottimamente stampato, non solo esplorare questo percorso di ri-costruzione di una memoria familiare operato dall’autrice, ma anche trovare inattese sponde dove riconoscere, qua e là, tracce di sé medesimo: perché a volte il confine tra personale ed universale è sorprendentemente labile.

About Author