PESCA: I RISULTATI DI ECOSEA, PROGETTO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA IN ADRIATICO

Far convivere la pesca e l’acquacoltura con la tutela e la valorizzazione dell’ambiente marino,  per incrementare la biodiversità e garantire una prospettiva di sviluppo ai territori affacciati lungo le due sponde del mare Adriatico.

Dopo quasi quattro anni di lavoro è giunto in porto il progetto EcoSea, innovativo modello di cooperazione transfrontaliera che ha coinvolto sei regioni italiane (capofila il Veneto, in partnership con Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Abruzzo e Puglia), le due Contee di Primorje-Gorsky Kotar e Zadra, in Croazia, il ministero dell’Ambiente dell’Albania, nell’attuazione di strategie condivise per lo sfruttamento delle risorse ittiche  basate sullo sviluppo di tecniche innovative a basso impatto ambientale. Obiettivi di fondo: la gestione sostenibile delle risorse marine e la sperimentazione di nuove tecniche di ripopolamento e di produzione negli allevamenti offshore, per far fronte alla diminuzione degli stock ittici che caratterizza l’Adriatico, anche per effetto dei cambiamenti climatici.      

           

I risultati del progetto stati presentati a Bologna dagli assessori alla pesca delle Regione Veneto ed Emilia-Romagna. Giuseppe Pan e Simona Caselli. “Grazie ad Ecosea è stata  avviata una proficua collaborazione transfrontaliera che si è tradotta in importanti iniziative nel segno della sostenibilità come i piani di gestione comune della pesca, oltre alla messa a punto di tecniche innovative nel campo dell’acquacoltura e per il ripopolamento delle specie a rischio – ha affermato l’assessore Giuseppe Pan –  L’esperienza pluriennale di cooperazione tra enti e regioni affacciate sulle due sponde  sull’Adriatico ci lascia in eredità un ricco bagaglio di conoscenze e buone pratiche che costituiscono la base per le future progettualità sia in ambito Feamp, dove il Veneto ha ottenuto una dotazione finanziaria di 46 milioni di euro, sia nel quadro della strategia europea della macroregione Adriatico-Jonica”.

Tra le iniziative, portate a termine grazie ai 3,7 milioni di euro del progetto europeo, ci sono la sperimentazione del ripopolamento di alcune specie marine e l’implementazione del Fish-Gis, innovativo strumento che raccoglie in un unico database tutti i dati e le informazioni utili per gli operatori della pesca, dalle mappe di navigazione fino alla rilevazione in tempo reale della consistenza degli stock ittici. Non meno importante, sotto il profilo della gestione condivisa, la creazione di un gruppo di esperti che hanno affiancato gli amministratori nella pianificazione e gestione degli interventi pilota promossi da Ecosea. Infine, nel quadro della cooperazione transfrontaliera, sono stati predisposti tre piani per la gestione comune della pesca per acciughe, triglie e sardine.    

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