Nuovo ospedale di comunità a Camposampiero
La rete delle strutture ad alta integrazione sociosanitaria nel Veneto si arricchisce di un nuovo Ospedale di Comunità, realizzato nell’ambito del Centro Servizi Bonora di Camposampiero, che già vede in attività, con ottimi risultati assistenziali e gestionali, un Hospice e una Unità Riabilitativa Territoriale.
La rete delle strutture ad alta integrazione sociosanitaria nel Veneto si arricchisce di un nuovo Ospedale di Comunità, realizzato nell’ambito del Centro Servizi Bonora di Camposampiero, che già vede in attività, con ottimi risultati assistenziali e gestionali, un Hospice e una Unità Riabilitativa Territoriale.
La nuova struttura, dotata di 15 posti letto, è stata inaugurata oggi dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale padovano Roberto Marcato, del Dg dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, del Presidente del Centro Bonora Vittorio Casarin, del Sindaco di Camposampiero Katia Maccarone, del Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss Alessandro Bolis, e di numerose autorità locali e nazionali.
“Qui – ha detto Lanzarin – si concretizza alla perfezione il modello di integrazione sociosanitaria che abbiamo voluto rinforzare con il nuovo Piano Sociosanitario Regionale 2019-2023. Un’integrazione come la immaginiamo noi con la riforma delle Ipab, in cui i centri servizi diventeranno veri punti di riferimento a livello distrettuale. Stiamo rafforzando, e rafforzeremo, tutte le strutture territoriali, sia con posti letto negli ospedali, che all’esterno, come in questo caso. Nell’ultimo periodo abbiamo portato varie novità significative – ha aggiunto la Lanzarin – come l’aumento delle impegnative di cura per la non autosufficienza, il Fondo per la non autosufficienza 2019 che partirà tra una ventina di giorni con l’attribuzione di più quote, la riforma delle Ipab il cui testo sarà presentato a settembre, il fondo di rotazione per le strutture dedicate agli anziani non autosufficienti dotato di 10 milioni per il 2019 e 10 milioni per il 2020. Tanta carne al fuoco per dare ancora più vigore all’assistenza, in qualità e quantità, per i nostri anziani e le loro famiglie”.
L’Assessore si è detta anche “disposta a valutare in collaborazione con tutte le parti interessate” la richiesta del Presidente Casarin di aumentare i posti oggi assegnati, vista la disponibilità manifestata dalla struttura.
L’Ospedale di Comunità si rivolge ai pazienti, non solo anziani, in fase di dimissione dall’ospedale per acuti, che necessitano di un percorso di convalescenza e recupero non realizzabile in casa, con l’impiego di svariate tecnologie e di sanitari qualificati. L’accesso può avvenire anche da casa, attraverso il medico di famiglia che può attivare la procedura di richiesta segnalando il caso ai Punti Unici di Accoglienza Cure Domiciliari e Residenziali.