NEWROZ FESTIVAL chiude con Taetamtcap, The Gentlemen’s Agreement e James Senese & Napoli Centrale

Quarta ed ultima giornata del “Newroz Festival”. Domenica 28 giugno nell’area Soundgarden della Mostra d’Oltremare protagonisti saranno dalle ore 21,00: TaetamtcapThe Gentlemen’s Agreement, James Senese & Napoli Centrale (ingresso 10 euro).

Il Newroz festival è il primo esperimento di direzione artistica del collettivo dei 99 Posse e nasce con l’idea di contribuire alla proposta culturale e artistica dell’estate napoletana. Il “Newroz Festival” è totalmente autofinanziato; i proventi saranno interamente destinati per realizzare strutture a Kobane.

Domenica 28/06 h. 19.00 al Soundgarden (Mostra D’Otremare) Incontro con una delegazione ufficiale del Rojava “Il festival si chiama Newroz – spiega il Collettivo 99 Posse – come il cCpodanno curdo che cade in primavera e che rappresenta da sempre una giornata di riscatto e di orgoglio per questo straordinario popolo. Abbiamo scelto questo nome come tributo e manifestazione di solidarietà alla resistenza di Kobane a ai cantoni autogovernati del Rojava che da mesi resistono e respingono il fascio-islamismo dell’Isis. Il Newroz avrà l’onore di ospitare una delegazione del Rojava composta da Senam Mohamad (Co-Presidente del Consiglio del Popolo del Rojava), Anwar Muslem (Enwer Muslim, Co-Presidente del Cantone di Kobane nel Rojava), Nessrin Abdalla (Comandante YPJ Unità di difesa delle donne). Con loro discuteremo di confederalismo democratico, di resistenza, di lotta al patriarcato in medioriente e di autodifesa. E’ un’occasione che riteniamo preziosissima per la città e che crediamo debba fornire agli attivisti e alle attiviste stimoli e suggestioni che vengono da un pezzo di mondo non lontano da qui che sta difendendo una rivoluzione vera e profonda sia delle forme istituzionali che dei comportamenti e delle relazioni. Una rivoluzione che rompe i ponti con alcune stortura novecentesche e che sta sperimentando concretamente un governo autonomo, indipendente e democratico, su un territorio difficilissimo e soggetto a continui attacchi da parte dei jihadisti. Lo Ypg, l’unità di difesa del Rojava, scrisse nel omunicato che sanciva la liberazione di Kobane che quella vittoria non era solo una vittoria dei curdi contro l’Isis ma una vittoria dell’umanità contro la tirannia. Ospiteremo alcuni dei protagonisti di quella straordinaria battaglia popolare e condivideremo con loro lo spazio della contaminazione e dello scambio”.

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