Missione in Kosovo: Esercitazione di prontezza operativa
I militari italiani della missione in Kosovo KFOR si addestrano per essere pronti ad intervenire in tutto il paese per prevenire qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza e la libertà di movimento.
Nella municipalità di Dragaš/Dragash, territorio situato nella parte estremamente a Sud del Kosovo, i militari italiani del Multinational Battle Group – West (MNBG-W) hanno condotto una esercitazione di schieramento rapido mediante l’utilizzo di elicotteri denominata Southern Dragon.
Scopo dell’attività è stato quello di incrementare il livello di addestramento e di interoperabilità tra le unità militari delle diverse nazioni partecipanti alla missione in Kosovo, consolidare la capacità ad operare in aree boschive ed in ambiente notturno. L’esercitazione ha visto coinvolta la compagnia di manovra italiana, enucleata dall’8° reggimento artiglieria terrestre Pasubio, con il supporto di due elicotteri Mi-8 del contingente croato, di un team per la bonifica di ordigni esplosivi (Explosive Ordnance Disposal – EOD) del contingente moldavo, di un team sanitario sloveno e di due nuclei di Military Police dei Carabinieri. Il coordinamento delle unità impiegate e la gestione delle operazioni sono state garantite dal Tactical Operations Center (TOC) nella base di Camp Villaggio Italia a Peč/Pejë.
Nel contesto dell’esercitazione è stato supposto un intervento rapido da realizzare a seguito della segnalazione di presenza di probabili elementi ostili in un caseggiato situato in un’area boschiva. La compagnia è stata attivata ed infiltrata in breve tempo, nel luogo identificato, mediante l’impiego elicotteri.
La pianificazione speditiva dell’azione è avvenuta sul posto con la tecnica del Rehearsal of Concept (ROC) Drill. Con il ROC Drill il Comandante dell’unità espone ai suoi subordinati le fasi dell’esecuzione del piano per sincronizzare i tempi e le modalità dell’azione. A tal fine viene riprodotta, con mezzi di circostanza, la zona interessata all’operazione evidenziando gli elementi caratteristici del terreno e gli ostacoli. L’intervento è avvenuto nel corso della notte per potenziare le capacità di azione tramite l’impiego di sistemi ad intensificazione di luce per la visione notturna.
L’esercitazione Southern Dragon si inquadra nell’ambito delle attività addestrative congiunte, volte a rafforzare l’amalgama e consentire l’interoperabilità tra le componenti militari delle diverse nazioni contribuenti all’Operazione, al fine di garantire una pronta ed efficace risposta in caso di necessità.