LW3: Intelligenza Artificiale e Gamification migliorano la vita lavorativa
Nonostante la presenza di varie opzioni per benessere aziendale sul mercato mondiale, la soluzione che è stata trovata è stata Live Well Work Well (L3W).
Le persone vivono e lavorano sempre più a lungo. Questo dato, stimato dopo le ultime indicazioni arrivate da Bruxelles, hanno reso possibile il “bad change” di problematiche come l’obesità ed il sedentarismo in abitudini estreme da dover affrontare a livello mondiale, se non questioni di vita o di morte. Se da una parte, infatti, l’esercizio fisico ed una vita sana portano un impatto lungimirante sull’aspettativa di vita, non si può dire lo stesso della monotonia e del sedentarismo che suggeriscono rischi di morte ed handicap limitanti a vita. Pertanto, il benessere dei dipendenti è diventata con gli anni una questione chiave che le aziende devono affrontare per portare felicità e motivazione sul lavoro: oltre ad essere un onere finanziario, infatti, secondo recenti dati Ue, i dipendenti stressati e malati portano via anche costi di depressione e recupero psico-fisico, per un ammontare che si avvicina ai 600 miliardi di euro l’anno.
Nonostante la presenza di varie opzioni per benessere aziendale sul mercato mondiale, la soluzione che è stata trovata è stata Live Well Work Well (L3W). Capace di combinare tecniche di intelligenza artificiale e gamification per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti, L3W è un’attività di innovazione supportata da EIT Digital, organizzazione europea leader nell’innovazione digitale che investe in aree strategiche per accelerare l’immissione sul mercato di tecnologie digitali frutto della ricerca, nell’ambito della focus area sul Digital Wellbeing con l’obiettivo di ridurre la domanda di cure e di assistenza a lungo termine e consentire ai giovani, ai professionisti del lavoro e agli anziani di mantenere una buona qualità di vita. Piattaforma onnicomprensiva che fornirà una soluzione per tracciare automaticamente le attività di fitness dei dipendenti, con gadget indossabili e dispositivi legati all’Internet of Medical Things per stimolarli ad eseguire circuiti fitness personalizzati con i loro colleghi, L3W è un’iniziativa guidata dalla società italiana Santer Reply, coinvolto nello sviluppo del motore AI e l’integrazione di componenti verticali, con il Centro Tedesco per l’Intelligenza Artificiale (DFKI), specializzata nelle tecniche di gamification personalizzate, e la startup trentina OKKAM, leader nella valorizzazione della gestione delle fonti di dati, come partner. Sedentario, sovrappeso, stressato, o anche dipendente sano, la piattaforma fornisce strumenti coinvolgenti per incoraggiare uno stile di vita più sano attraverso la profilazione dei dipendenti e assegnando loro attività di fitness da svolgere durante la settimana: anche se la partecipazione è totalmente volontaria, i medici la consigliano fortemente per l’utilizzo di un gamification engine che fornisce meccaniche ludiche al fine di coinvolgere gli utenti a diventare soggetti attivi delle proprie azioni ed ottenere un comportamento efficace da un’esperienza stimolante degli istinti umani, creando bisogni e appagando desideri.
‹‹Dopo essersi registrato alla piattaforma, il lavoratore deve compilare un sondaggio, creato in collaborazione con un medico e progettato per valutare tre rischi principali: cardiovascolare, osteoarticolare e metabolico››, spiega Luca Foti, activity leader di L3W, sottolineando come “a ciascuno di questi rischi viene assegnato un punteggio alto, medio o basso››, e che ‹‹sulla base di questa valutazione preliminare, vengono poi proposti diversi circuiti di allenamento, della durata di sei mesi ciascuno››. I dati sulle prestazioni possono essere monitorati in due modi: automaticamente, tramite un braccialetto FitBit, o mediante caricamento manuale da parte dei lavoratori nella piattaforma. Tuttavia, siccome i dati sanitari contengono informazioni potenzialmente sensibili, solo i medici saranno in grado di visualizzarli in un “angolo della salute” appositamente creato per caricare i dati automaticamente sulla piattaforma, mentre il dipartimento Risorse umane dell’azienda avrà accesso solo ai risultati della gamification e alle statistiche di coinvolgimento a livello aggregato. ‹‹Teniamo conto anche delle preferenze dei dipendenti e suggeriamo attività apprezzate da colleghi con profili simili››, conclude Foti, rimarcando come la gamification serva per ‹‹aumentare i tassi di partecipazione attraverso la sfida tra colleghi e lo sblocco di badge ricompensanti››.