lL RUOLO DEL GIOCO PUBBLICO IN ITALIA
Una raccolta da oltre 140 miliardi di euro e un gettito erariale che supera i 10 miliardi. Sono questi i numeri del gambling, una filiera fondamentale per il bilancio dello Stato.
Quello che si è appena concluso è stato un altro anno da ricordare per il comparto del gioco pubblico. Non sono ancora noti dati ufficiali per il 2024, ma per capire come sta andando questo settore possiamo rifarci al biennio 2022-2023, analizzati nel report “Studio sul settore dei giochi in Italia 2023 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e online”, realizzato dalla CGIA Mestre.
Nel periodo analizzato, il settore del gioco legale in Italia ha registrato una crescita senza precedenti: una raccolta complessiva di 147 miliardi e 600 milioni di euro, (+1/3 rispetto al 2019); vincite aumentate del 39%; gettito erariale che ha superato gli 11 miliardi e i 600 milioni di euro; fatturato in rialzo di 12 punti percentuali. Numeri che fanno impressione e che spiegano bene l’ascesa del comparto gambling all’interno della nostra economia.
A entrare di più nel dettaglio, però, si nota che nel grande universo del gambling non è tutto oro quello che luccica. Il comparto terrestre, ad esempio, non è più quello di un tempo ed è stato protagonista di una forte contrazione. Basti pensare che il peso del comparto fisico è passato dal 42% nel 2019 a meno del 24% nel 2023, con una perdita di fatturato che si aggira intorno al 27%, vale a dire 12 miliardi e 700 milioni di euro. Nel rapporto curato dalla CGIA di Mestre si cerca di trovare anche una spiegazione a questa crisi. In primis c’è ovviamente la pandemia, con la chiusura dei punti fisici, che oggi risultano ridotti di oltre 7 mila per i punti vendita e di quasi 13 mila per le macchinette. Di conseguenza sono calate anche le imprese (-8.500) e di lavoratori (a oggi sono 44.000, ben 7.500 in meno rispetto al 2019). Altri motivi sono quelli legati alla tassazione, sempre più alta, e alle nuove regolamentazioni.
Il contraltare è ovviamente il gioco online, che ha vissuto in questi ultimi anni una crescita impressionante: +36 miliardi e mezzo di euro tra 2019 e 2022, sparsi soprattutto nei settori delle slot online, dei giochi di carte, dei giochi a base sportiva. Si gioca soprattutto online, si gioca soprattutto attraverso i canali digitali. È stato il lockdown ad accelerare questo passaggio: nel 2020 infatti la raccolta online è cresciuta di 6 miliardi di euro mentre il comparto terrestre è calato di 27 miliardi. A oggi il gioco online rappresenta il 56% della raccolta complessiva del gambling italiano, niente a che vedere con il 7% del 2009.
Siamo di fronte a un astro nascente della nostra economia, un comparto incredibilmente florido e capace di far registrare numeri senza precedenti nel giro di pochissimo tempo. Per governare un comparto simile, però, sono necessarie regole aggiornate e legislazione moderna. È qui che si dovrà concentrare lo sforzo normativo in questo 2025.