LEGGE SUL VIZIO E VIRTU’, AFGHANE RIDOTTE AL SILENZIO TOTALE
La nuova legge talebana impone restrizioni senza precedenti sui diritti delle donne, vietando loro di cantare, recitare e persino leggere ad alta voce. Il provvedimento rientra nella rigida interpretazione della sharia che guida il nuovo regime.
In Afghanistan, il regime talebano continua a soffocare la libertà delle donne con l’introduzione della prima legge emanata dal ministero per la Prevenzione dei vizi e la Promozione delle virtù, istituito nel 2021. Questa normativa, che include 35 articoli, rappresenta una nuova e drammatica stretta sui diritti delle donne, codificando in un unico testo restrizioni già in parte applicate nel Paese.
Una delle disposizioni più oppressive è il divieto per le donne di cantare, recitare o persino leggere ad alta voce in pubblico. Secondo l’interpretazione talebana della sharia, la voce femminile è considerata un aspetto intimo e privato, che non deve essere esposto alla sfera pubblica. Questa norma, insieme ad altre già in vigore, come l’obbligo di coprire completamente il corpo e il volto, limita gravemente l’espressione femminile in una società che già reprime fortemente la presenza delle donne nello spazio pubblico.
Oltre a queste limitazioni, la legge impone che le donne possano viaggiare solo se accompagnate da un parente maschio, e vieta loro di incontrare uomini non appartenenti alla famiglia. Anche l’abbigliamento maschile è regolamentato, con l’obbligo di non indossare pantaloni sopra il ginocchio e di curare costantemente la barba.
Il regime talebano, che nel 2021 aveva promesso un governo moderato e rispettoso dei diritti delle donne, si è rapidamente trasformato in una versione aggiornata del primo governo talebano degli anni ’90. Oltre a vietare la voce delle donne in pubblico, i talebani hanno già chiuso le scuole secondarie femminili, proibito l’accesso delle donne alle università e ai saloni di bellezza, e imposto il burqa come abito obbligatorio per tutte le donne.
Le punizioni per chi infrange la legge variano dagli ammonimenti alle multe, fino agli arresti. Solo nell’ultimo anno, più di 13.000 persone sono state arrestate per “atti immorali”, segno della severità con cui le nuove norme vengono applicate.
Questa nuova legge rappresenta un ulteriore passo verso l’oscurantismo, con conseguenze devastanti per i diritti umani e la dignità delle donne afghane, che vedono progressivamente svanire ogni forma di libertà e partecipazione sociale.