L’EDITOREEL: Viceministro Leo a caccia di evasori fiscali sui social network

Forse l’idea del viceministro dellʼEconomia Maurizio Leo potrebbe mettere un freno alla forsennata ostentazione di benessere sui social network.

Forse si è trovato il modo di mettere un freno alla forsennata ostentazione di benessere sui social network.

Eh sì, perché potrebbe essere approvata l’idea del viceministro dellʼEconomia Maurizio Leo di estendere la caccia agli evasori fiscali anche su queste piattaforme.

Dove spesso le foto di vacanze in mete da sogno o di serate in ristoranti di lusso svelano un tenore di vita non proprio in linea con il reddito dichiarato.

Nella pratica, quindi, immagini, video, informazioni testuali, tutto quello che viene pubblicato ogni giorno sui social potrebbe finire nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate, per un confronto con le informazioni di cui già dispone. Nel gergo tecnico si chiama data scraping è non si tratta di una novità assoluta, perché già dal 2016 diverse circolari autorizzano la guardia di Finanza o il fisco a utilizzare banche dati e social network per la caccia agli evasori.

La novità è che la nuova crociata contro i furbetti è stata annunciata dall’uomo di fiducia della premier Meloni.

Ma, e c’è sempre un ma come sapete, tra il lancio di Leo e la realizzazione del progetto c’è di mezzo il mare della privacy.

E’ necessario quindi che prima si trovi un accordo con l’Autorità competente che all’idea ha storto il naso ma ha dimostrato disponibilità, purché si tutelino i dati personali ovviamente.

 

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