L’EDITOREEL: Tutti pronti a filmare tutto, oggi è difficile nascondersi

Viviamo in un’epoca in cui ogni gesto può essere ripreso, condiviso, giudicato. E a volte, per fortuna, proprio un video riesce a far emergere la verità.

Viviamo in un’epoca in cui ogni gesto può essere ripreso, condiviso, giudicato. E a volte, per fortuna, proprio un video riesce a far emergere la verità.

È successo ad Arzano, vicino Napoli: due uomini hanno legato due cavalli a un’auto e li hanno trascinati sull’asfalto.
Uno dei due animali è caduto, ferendosi gravemente. L’hanno lasciato lì, legato a un palo, e sono scappati.

Ma non avevano fatto i conti con i cellulari. Qualcuno ha filmato tutto — e il video è finito online, diventando virale.
Da lì, la denuncia, l’intervento della polizia locale, e infine l’identificazione e la denuncia dei due responsabili per maltrattamento e abbandono di animali.

E qui si apre una riflessione più grande: oggi siamo tutti sotto gli occhi di tutti. Ogni azione può trasformarsi in una prova, in una denuncia… o in un contenuto virale. Può servire da deterrente — ma può anche diventare pericoloso, perché c’è chi, pur di attirare attenzione, finisce per emulare comportamenti assurdi.

Siamo davvero più responsabili, sapendo di essere sempre ripresi? O solo più attenti a non essere scoperti?

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