L’EDITOREEL: Tante parole ma le afghane ancora soffrono

Si fanno tante chiacchiere ma le ragazze e le donne afghane continuano a soffrire. Secondo voi cosa possiamo fare per aiutarle?

Avrete sicuramente sentito o letto della repressione che le donne afghane stanno subendo dal governo talebano. Ora è addirittura impedito loro di usare la voce in pubblico.

Ciò che forse non sapete è che Tyrana, capitale dell’Albania, ha ospitato un importante raduno nei giorni scorsi, che ha visto 130 afghane gridare contro questa assurda legge. 

Sono giunte in Albania anche da Iran, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, dove vivono come rifugiate.

Ma, secondo quanto riferito dal Guardian, alla manifestazione sarebbero potute essere tante di più, ma purtroppo ad alcune è stato impedito viaggiare, ad altre sono stati respinti i voli in Pakistan e altre ancora sono state fermate alle frontiere.

Al summit, organizzato dall’associazione Women for Afghanistan, è giunto il messaggio di sostegno dalla Spagna. Unica voce europea al momento che ha avuto il coraggio di esprimersi a supporto dei diritti delle donne afghane. 

Le Nazioni unite, invece, hanno ribadito che, fintantoché persistono restrizioni di questo genere sarà impossibile considerare i talebani come le autorità legittime del Paese dell’Asia centrale.

Ok, tante chiacchiere insomma, ma intanto le ragazze e le donne afghane continuano a soffrire.

Secondo voi cosa possiamo fare per aiutarle?

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