L’EDITOREEL: Sesso, perché non lo facciamo più?
Stiamo rinunciando progressivamente a fare qualcosa che anche gli studi scientifici ci dicono avere un effetto benefico sulla salute generale. Inoltre, se facessimo di più l’amore non avremmo tempo né voglia di fare la guerra!
“Fate più sesso, per favore!”.
È l’appello che il New York Times ha lanciato agli americani in quella che gli analisti definiscono epoca di “recessione sessuale”.
Ma la situazione è peculiare anche in Italia, nel nostro Paese, focoso per antonomasia, è infatti boom di uomini tra i 18 e i 40 anni inattivi, e oltre 220mila coppie vivono rapporti quasi platonici.
Ma stiamo rinunciando progressivamente a fare qualcosa che anche gli studi scientifici ci dicono avere un effetto benefico sulla salute generale.
A onor del vero, c’è anche chi ritiene che si tratti solo di incomprensione generazionale, cioè la vita sessuale dei Millennials e della Gen Z è semplicemente diversa da quella dei Boomers o della Gen X.
L’idea di “piacere” è smarcata dal rapporto penetrativo come unica possibilità in una coppia, così come ci sono svariati strumenti tecnologici che offrono la possibilità di esprimere se stessi sessualmente senza dover mantenere gli impegni che un rapporto di coppia richiede, né di assumersi la responsabilità di dover portare all’orgasmo l’altra parte, né di correre rischi (sia di essere giudicati che di altro tipo).
La recessione sessuale, dunque, sembra essere più una crisi delle relazioni umane che una rinuncia totale verso il piacere.
Da tempo si stanno indagando cause ma soprattutto conseguenze di questa astinenza collettiva: porterà le persone ad essere sempre più sole, meno empatiche, meno in salute?
Una cosa è certa…se facessimo di più l’amore non avremmo tempo né voglia di fare la guerra!
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.
