L’EDITOREEL: Se a rubare è una suora, Dio vede poi…come provvede?
Due religiose, in contesti e città diverse, sono state accusate di furto. In questi casi ci pensa il tribunale terreno a decidere la pena ma per quello divino come ci si regola?
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Approfittando di un momento di distrazione ha sottratto la carta di credito dal portafoglio, non suo, e prelevato mille euro nel giro di due minuti.
E allora? Starete pensando, storie del genere sono all’ordine del giorno.
A rendere particolare questo episodio sono le protagoniste: Due suore.
Eh sì: di quelle che fanno voto di povertà, obbedienza, castità e dovrebbero osservare i 10 comandamenti.
Il settimo dei quali è proprio “Non rubare”!
Secondo quanto riportato dalla religiosa, subito scoperta, l’intento era solo quello di fare un dispetto alla madre superiora, la vittima del furto.
Questo è quanto accaduto a Genova, ma di furto pluriaggravato di gioielli e monili d’oro ex voto custoditi nella Curia Vescovile è invece accusata la madre superiora di Ariano Irpino, ora agli arresti domiciliari.
In questi casi ci pensa il tribunale terreno a decidere la pena ma per quello divino come ci si regola?