L’EDITOREEL: Salario minimo, la Cassazione ha deciso prima del Parlamento
La Cassazione anticipa il Parlamento e fissa «il salario minimo» rispondendo al ricorso di un dipendente di una cooperativa di vigilanza. Mentre per la risposta del Cnel a Meloni bisognerà attendere metà ottobre.
La sentenza si basa infatti sul principio costituzionale, e non sul contratto collettivo nazionale, per cui la retribuzione deve consentire non solo di uscire dalla povertà ma anche di partecipare ad attività culturali, educative e sociali.
Nell’opera di verifica della retribuzione minima adeguata, il giudice può fare riferimento all’occorrenza a indicatori economici e statistici, come suggerito dalla Direttiva Ue dello scorso anno.
Intanto, dal fronte Governo, Meloni questa estate ha deciso di aspettare un parere del Cnel, il cui presidente Renato Brunetta ha assicurato la risposta per metà ottobre, probabilmente quando alla Camera si tornerà a discutere sulla proposta di legge delle opposizioni.
A proposito della quale Schlein promuove l’ipotesi della settimana lavorativa di quattro giorni. Secondo la segretaria PD, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lì dove sperimentato, ha portato anche ad un aumento della produttività.
Ma c’è da discutere anche riguardo lo smart working per i lavoratori super-fragili che hanno goduto, fino al 30 settembre, di una tutela molto ampia. Il punto più controverso, riguardo una possibile proroga, è la mancanza di alternative offerte al datore di lavoro qualora non vi siano mansioni che possano essere svolte da remoto.
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.