L’EDITOREEL: Recensioni, la nuova arma di ricatto dei clienti
Si parla tanto delle truffe che si rischiano in vacanza, ma cosa accade se a truffare sono invece i fruitori del servizio?
E’ noto ormai quanto, in questa era digitale, il successo di alberghi, B&B e altre strutture ricettive, ma anche della ristorazione, sia strettamente intrecciato alla reputazione online.
Le esperienze degli altri utenti diventano infatti una bussola preziosa per orientarsi tra le varie proposte. Le recensioni sono quindi una risorsa importante per chi gestisce strutture turistiche tanto da diventare una vera e propria forma di ricatto.
Perché se è vero che le recensioni, negative o cosiddette “civetta” che siano, possono risultare fuorvianti per gli utenti, sono soprattutto penalizzanti per i gestori di attività ricettive e ristorative.
Ecco allora che il malintenzionato ne approfitta per vendicarsi, spesso perché costretto a pagare la tassa di soggiorno, o addirittura per scroccare l’intera vacanza accampando scuse assurde per farsi rimborsare.
Queste azioni riguardano tutti e non solo gli addetti ai lavori perché riportare bugie al solo scopo di farsi la vacanza gratis toglie la possibilità ad altri di poter usufruire di una struttura invece di buona qualità.