L’EDITOREEL: Quando lo spot dà il messaggio sbagliato

Preferire di restare a casa per giocare ad un videogame piuttosto che uscire all’aperto e socializzare è il peggior messaggio che si possa dare ai bambini.

E’ arrivata la Primavera, e come non godere di belle giornate come queste quando è possibile farlo?

Sarà perché vengo da tempi lontani dove a trattenermi a casa erano soltanto le disposizioni dei miei genitori. Ma appena intravedo una giornata così non riesco a stare chiusa in una stanza e per fortuna il mondo è cambiato. Le tecnologie ci permettono di lavorare anche in contesti diversi  e all’aperto. 

Quindi proprio non concepisco lo spot pubblicitario in cui si vede che una bambina pronta ad uscire per fare un giro in bici, preferisca poi restare in casa con la sorellina per giocare alla nuova versione di un videogame.

E sapete la cosa ancora più “sconfortante” qual è? Che lo spot viene trasmesso sulla rete di Stato, quella chiamata Servizio Pubblico, quella che dovrebbe educare e formare i giovani italiani e lo fa approvando la distribuzione di un filmato in stile americano.

Da un certo punto di vista è meglio se i bambini restino in casa sotto l’occhio vigile dei genitori…ma non sarebbe stato meglio usare la sceneggiatura per promuovere la lettura di un libro o di una attività in famiglia?

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