L’EDITOREEL: Pranzo di Natale, imprenditori servono i clochard
La Camera di Commercio di Napoli intende aprire il Palazzo della Borsa ai più sfortunati con altre iniziative di sensibilizzazione. Mi auguro che anche in altre città d’Italia si segua l’esempio.
Dopo uno stop durato due anni a causa della pandemia, alla Camera di Commercio di Napoli è tornato il tradizionale pranzo di Natale per i bisognosi che l’Ente camerale organizza con la locale Comunità di Sant’Egidio.
E dove sarebbe la novità? Starete sicuramente pensando. In questo periodo sono tanti gli eventi simili.
Ve ne parlo perché il particolare che mi ha colpita, quando il corrispondente mi ha inviato le immagini, è stato vedere allestite nello storico Salone delle Grida tavolate con piatti di porcellana e bicchieri di vetro mentre a servire i cento ospiti senza fissa dimora sono stati gli stessi vertici delle due organizzazioni.
Ovvero, presidente e vice presidente della Camera di Commercio di Napoli, insieme ad alcuni membri della giunta camerale, oltre ovviamente al responsabile della Comunità di Sant’Egidio.
Il Menù proposto è stato caratterizzato da prodotti rigorosamente napoletani: antipasto prosciutto e mozzarella; pasta al forno napoletana; polpette al sugo con patate al forno, poi babà con crema e frutti di bosco; acqua e caffè.
Rispetto agli altri, questo evento mette in luce il rapporto tra mondo delle imprese e nuove povertà. Proprio per questo motivo la Camera di Commercio di Napoli intende aprire il Palazzo della Borsa alla città e ai più sfortunati con altre iniziative di sensibilizzazione.
Mi auguro che anche in altre città d’Italia si segua l’esempio.
Leggi l’articolo di Andrea Carlino